Il progetto “Cuore Giovane” dell’Associazione materana Amici del Cuore al suo epilogo con grandi risultati ed un affluenza record. Una partecipazione come mai prima d’ora ha coinvolto, nell’attività di prevenzione e informazione, il novanta per cento circa degli studenti delle classi quinte di tutti gli Istituti Superiori della città di Matera. Un crono programma fitto che, in pochi mesi, ha permesso ai volontari medici e non dell’associazione, della Cisom (Ordine dei Cavalieri di Malta) e dell’Aeop (Associazione di operatori con funzioni di protezione civile), di effettuare gli screening per la prevenzione delle malattie cardiovascolari ad un numero ingente di giovani allievi degli Istituti della città dei Sassi. Un approfondimento che ha toccato livelli e numeri mai visti in tutta Italia, e che oggi mettono l’associazione presieduta da Paolo Loiodice tra i primi posti, per operatività, in tutto lo Stivale.
“Un’iniziativa lodevole questa dell’Associazione materana Amici del Cuore, alla quale ho partecipato con grande interesse ed entusiasmo – ha commentato il dottor Antonio Panniscia, impegnato come medico volontario per gli screening nelle scuole – Uno studio che tocca soggetti particolarmente giovani, e punta fortemente sulla prevenzione. Grande merito della riuscita va all’associazione, oltre che ai presidi ed ai professori, che hanno dato tutta la loro collaborazione alla riuscita degli appuntamenti nelle varie scuole. In generale – ha continuato il dottor Panniscia – lo stato di salute rilevato sui ragazzi è buono. Pochi soggetti sono stati rilevati particolarmente a rischio ed indirizzati immediatamente al proprio medico di famiglia per ulteriori accertamenti, perché seppur non attendibili al cento per cento, i nostri rilievi sono fondamentali per poter individuare alcuni casi che altrimenti sarebbero nascosti ai colleghi. Un’esperienza – ha concluso il medico – molto appagante e gratificante anche a livello personale, potendo stare a contatto con tanti giovani e con i volontari, sempre molto disponibili”.
Soddisfazione anche da parte del dottor Giuseppe Centonze. “Questo è probabilmente il più grosso studio in Italia per quel che riguarda la popolazione studentesca – ha spiegato – Che permette di controllare tutti quei parametri della cosiddetta “sindrome metabolica”. Questi dati hanno un grande valore nello studio della condizione generale dei nostri ragazzi e che conferma l’ottimo rapporto tra l’associazione e le scuole. Il prossimo obbiettivo è quello di allargare la popolazione controllata e puntare alle scuole calcio ed agli sport in generale, per cercare di contribuire alla prevenzione delle malattie nella pratica sportiva”