Autismo, Giuliana Lordi (Presidente Angsa Basilicata): “No a convegni fuori dell’evidenza scientifica”. Di seguito la nota integrale.
Sull’autismo c’è chi è fermo a 30 anni fa. Problemi loro, si dirà, se non fosse che teorie senza alcuna evidenza scientifica vengono ancora diffuse. È il caso di un convegno programmato per il prossimo 30 luglio nella sala consiliare di Marconia. Come si può permettere di validare questa (disin)formazione ?
Le Linee guida 21 sull’autismo del 2011, in fase di revisione, hanno licenziato come evidenza scientifica per gli interventi nell’autismo l’approccio cognitivo comportamentale. Il convegno propone un salto nel passato cancellando più di 30 anni di studi e ricerche. Ci ritroveremo nuovamente con le “mamme frigorifero” e “famiglie anaffettive”?
La persona autistica non deve emergere da “nessuno stato”, deve invece essere aiutata ad “abilitarsi” in quelle autonomie personali e socializzanti per poter godere dei diritti di cittadino. Non chiusa in una stanza di analisi o sdraiata su un lettino alla ricerca del proprio “Io” (vi vorremmo vedere mettere una persona con autismo severo su un lettino), ma in mezzo alle altre persone! Individuando l’intervento strettamente personalizzato che meglio risponda alle proprie peculiarità facendo leva sulle potenzialità, sulle abilità e non certo focalizzando i deficit.
Sappiamo che ancora c’è uno zoccolo duro di professionisti che dietro un fortino fatto di teorie psicodinamiche “medioevali” difende posizioni fuori dall’evidenza scientifica. Non ci sembrano troppo diversi dai “terrapiattisti” o dai “negazionisti del tutto”, ma forse questo è lo scotto che bisogna pagare per chi vuole vivere, come noi vogliamo, in democrazia. Chiediamo fermamente che a questa nostra denuncia possano unirsi altre autorevoli voci di professionisti e ricercatori per dare finalmente la spallata finale a chi si ostina a non guardare avanti.