“Attraverso tre determine dirigenziali, abbiamo destinato somme importanti pari a circa due milioni di euro alla realizzazione di progetti di cura delle persone nel disturbo dello spettro autistico e per la definizione di una rete territoriale che possa attuare una rapida presa in carico, la continuità delle cure, l’integrazione e l’inclusione socio-lavorativa, oltre che il reclutamento di personale altamente specializzato”.
Lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Salute e Politiche della persona, Francesco Fanelli, che “conferma la lungimiranza di una visione politico-amministrativa che vuole porsi con forza al fianco delle famiglie e degli enti del Terzo Settore, attuando azioni concrete di sostegno e supporto sul campo”.
“Quando si parla di disturbi dello spettro autistico – ha aggiunto l’assessore Fanelli – è fondamentale tenere ben presente due aspetti: la necessità di un approccio multidisciplinare delle competenze e le ricadute che questa complessa e variegata condizione ha sui sistemi prossimali, quali la famiglia, la scuola e più in generale, la comunità. Pertanto, dando seguito agli impegni assunti e nella ferma convinzione di fare quanto possibile per il miglioramento dei servizi esistenti, all’Azienda sanitaria di Potenza e all’Azienda sanitaria di Matera, saranno trasferiti 597.188 euro. Trattasi di fondi ministeriali destinati alla realizzazione sul territorio lucano, di importanti progetti di ricerca, per l’incremento del personale del Servizio sanitario preposto all’erogazione degli interventi previsti dalle linee guida sulla diagnosi e sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico elaborate dall’Istituto superiore di sanità; per la definizione di una rete di cura territoriale con funzioni di riconoscimento, diagnosi e intervento precoce sui disturbi del neuro sviluppo, nel quadro di un’attività di sorveglianza della popolazione soggetta a rischio e della popolazione generale, nell’ambito dei servizi educativi della prima infanzia, nei servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza e nei reparti di terapia intensiva neonatale e di neonatologia. Saranno poi, realizzati progetti di vita individualizzati basati sul concetto di qualità della vita, come definito dall’Organizzazione mondiale della sanità, assicurando percorsi diagnostico-terapeutici, assistenziali ed educativi e la continuità di cura in tutto l’arco della vita, l’integrazione scolastica e l’inclusione sociale e lavorativa.
“Sarà poi traferito un totale di 454.893 euro alle Aziende sanitarie di Potenza e Matera- ha spiegato Fanelli- per percorsi mirati alla promozione delle competenze di vita e di socializzazione; interventi di presa in carico globale ed integrata e la pianificazione di piani individualizzati per lo sviluppo delle autonomie, delle abilità sociali, la prevenzione di comportamenti discriminatori.
Inoltre, 400 mila euro, su un totale di 920 mila euro saranno destinati alle Aziende sanitarie di Potenza e Matera e al Comune di Potenza per l’implementazione di percorsi di assistenza alla socializzazione dedicati ai minori all’età di transizione fino ai ventuno anni, anche tramite voucher e progetti per assistenza agli enti locali, anche associati tra di loro, per sostenere le attività scolastica delle persone con disturbi dello spettro autistico nell’ambito del progetto terapeutico individualizzato.
In quest’ottica ben si inserisce la recentissima inaugurazione all’interno del Consiglio regionale, della “Stanza Blu per l’Autismo”; un luogo di incontro e confronto, dove istituzioni, famiglie ed associazioni, potranno fare condivisione di criticità, obiettivi, intenti e progetti e gli altrettanti decisivi provvedimenti intrapresi in sostegno dei caregiver familiari ai quali si riconosce un sostegno anche economico, di supporto nelle loro sfide quotidiane.
Tanto abbiamo fatto in questi mesi sul tema dell’inclusione e del sostegno al tessuto cosiddetto fragile della nostra società. Basti pensare al primo lido inclusivo lucano, dove tutti indistintamente possono godere della spensieratezza del mare e delle bellezze. Sono piccoli tasselli che messi insieme formano un grande scenario fatto di prospettive future sempre più grandi e che vogliono essere davvero innovative, di supporto e di riferimento verso un cambio di passo prima di tutto culturale che trasformi la logica del mero assistenzialismo in quella dell’inclusione e della presa in carico globale della persona”.