“Lo schema di decreto del Ministro della saluteper l’accesso al Fondo per la cura dei soggetti con disturbi dello spettro autistico, redatto di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, è stato trasmesso, in data 28 settembre 2016, alla Conferenza Unificata per l’espressione dell’intesa prevista dalla legge; in quella sede le Regioni hanno chiesto di apportare alcune modifiche al testo del decreto e alcune precisazioni al testo dell’intesa, alle quali si sta provvedendo. Auspico che in tempi celeri si possa arrivare alla definitiva approvazione”. Così il sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo.
Per quanto riguarda la destinazione del fondo, ha poi spiegato De Filippo, “la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) stanzia la somma di 5 milioni di euro ‘al fine di garantire la compiuta attuazione della legge 18 agosto 2015, n. 134′. La legge in questione stabilisce che: l’istituto superiore di sanità ha il compito di aggiornare le Linee guida sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico in tutte le età della vita sulla base dell’evoluzione delle conoscenze fisiopatologiche e terapeutiche derivanti dalla letteratura scientifica e dalle buone pratiche nazionali e internazionali; il Ministero della salute provvede all’aggiornamento delle linee di indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico, di cui al citato Accordo della Conferenza unificata del 22 novembre 2012; il Ministero della salute ha il compito di promuovere lo sviluppo di progetti di ricerca riguardanti la conoscenza del disturbo dello spettro autistico e le buone pratiche terapeutiche ed educative”.
“L’impianto del decreto e la scelta di destinare la somma stanziata alla realizzazione degli obiettivi prefissi risulta, pertanto, assolutamente coerente con la previsione normativa, anche considerando che, in assenza di uno stanziamento, le previsioni di legge sarebbero state disattese; occorre ricordare, inoltre, che il Ministero della salute ha inserito la cura e la riabilitazione delle persone affette da disturbi dello spettro autistico nello schema di decreto di aggiornamento dei Lea, cosicché gli oneri per il funzionamento dei servizi destinati a tali attività, di importo sicuramente superiore a 5 milioni di euro, sono stati ricompresi nell’ambito degli 800 milioni di euro destinati all’aggiornamento dei Lea e graveranno sul finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale”, ha cotinuato il sottosegretario.
“Sono provvedimenti – ha detto De Filippo – che fissano concreti parametri di riferimento, risorse e percorsi per dare una risposta a problemi che vanno incontro alle esigenze dei territori e dei cittadini. Quella sull’autismo – ha aggiunto – è una legge che ha un anno di vita di cui il nostro Stato non può che andare orgoglioso, una legge che per la prima volta affronta in forma organica la grande questione dell’autismo. Lo Stato con questa importante legge è in grado ora di fornire le prime risposte grazie all’inserimento nei livelli essenziali di assistenza dei trattamenti per l’ autismo: è una conquista di civiltà perché oltre al miglioramento delle condizioni di vita, guarda all’inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico: ora sarà necessario aggiornare le linee guida per prevenzione, diagnosi e cura ed incentivare la ricerca. L’articolato della legge contiene tutte le reali potenzialità per determinare una svolta a livello di servizi, di assistenza, di percorsi dia¬ gnostici e terapeutici, di formazione degli operatori, di organizzazione di strutture semiresidenziali e residenziali nel territorio.