Da tempo in Italia la ricerca e la conoscenza delle branche relative al papilloma virus, del microbiota dell’infezione da Hpv, della candida recidivante e probiotici legate al sistema immunitario e del papilloma virus rappresentano un punto di riferimento costante soprattutto nell’ambito della cura relativa alla medicina naturale. In questo contesto la programmazione di Greenpharma Potenza e Accademia Tiberina hanno avviato rapporti di collaborazione intensi sia in Basilicata sia nel resto della Penisola. La fattiva attività avviata dalle due strutture ha portato ben presto alla conoscenza delle dinamiche della branca sopra menzionata. In questa ottica e grazie alla rete di conoscenze è venuta fuori una collaborazione molto propizia con Anna Angela Criscuolo. Laureata presso l’Università degli Studi La Sapienza di Roma, ha conseguito una specializzazione in Ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi Tor Vergata nel 2006, esperta anche in menopausa ha fatto il punto della situazione in merito alle questioni legate al papilloma virus e alle branche sopra menzionate. Cosa può fare la medicina naturale nell’ambito della prevenzione del papilloma virus? “Nell’ambito della prevenzione al papilloma virus, le terapie naturali permettono l’instaurarsi di un microambiente ostile alla persistenza dell’infezione virale nello specifico del betaglucanoi, ovuli o device vaginali ripristinano l’integrità della giunzione squamacolonnare, sede di attecchimento dell’infezione da Hpv. Per quanto riguarda le prospettive future di questo comparto le stesse potrebbero essere l’utilizzo sistemico secondo un protocollo da definire del betaglucaro orale”. Quali sono gli strumenti principali per combattere l’infezione da Hpv? “Sicuramente la prevenzione primaria con il vaccino Gardasil 9 anti Hpv, con il ripristino del microbiota vaginale con probiotici mirati all’eradicazione dell’infezione virale persistente”. Come giudica il lavoro svolto in Italia e in Basilicata nell’ambito della medicina naturale? “Ci sono moltissimi studi nell’ambito della prevenzione attraverso la medicina naturale che vanno avallati attraverso studi sperimentali multicentrici”. Quali sono secondo lei le prospettive future? “A mio avviso va ampliato il target della popolazione vaccinata con la prevenzione attraverso l’approccio più possibile naturale, mediante integratori mirati”.