Coordinatrice Camera del Lavoro Avigliano Sandra Guglielimi: “Campagna vaccinale over 80 ad Avigliano e programmazione soggetti fragili”. Di seguito la nota integrale.
La comunità di Avigliano è tra quelle, con popolazione al di sopra dei 10.000 abitanti, a non aver ancora visto la partenza della campagna vaccinale per i propri over 80 e a non avere a oggi un calendario ufficiale per la sua partenza.
Inutile rimarcare quanto quest’attesa, tra paure e delusione, possa comportare rischi per una popolazione che in questa seconda ondata pandemica è stata duramente colpita, con oltre 500 positivi e numerosi decessi e che continua a vedere un’incidenza importante di nuovi positivi.
Sono circa 830 gli anziani che sul territorio aviglianese attendono la somministrazione del vaccino, nella speranza di poter tornare a vivere con un pizzico di serenità in più e uscire dall’isolamento in cui sono relegati da oltre un anno, riabbracciando figli, nipoti e parenti.
Il previsto arrivo nella giornata odierna di 8190 dosi del vaccino Pfizer, cui se ne aggiungeranno il prossimo lunedì 9.360, alle quali si andranno a sommare le altre 15.210 dosi previste per il 5 aprile e le ulteriori 6.600 dosi di Moderna in arrivo oggi, impongono una decisa accelerata nella somministrazione delle dosi vaccinali.
Lasciando da parte campanilismi, crediamo che tutti i territori lasciati indietro in questi mesi per scarsità di dosi debbano vedere recuperato il gap venutosi a creare con altre aree della regione, attraverso una campagna di somministrazione su tutti i comuni restanti che preveda sforzi organizzativi senza precedenti, con la consapevolezza che ogni giorno di ritardo può mettere a rischio la vita dei soggetti più fragili.
E con le dosi di vaccino a disposizione ciò non può e non deve accadere. Sarebbero inammissibili nuovi rinvii e ritardi.
Si chiede altresì la programmazione della vaccinazione per le categorie fragili, partendo immediatamente, con l’ausilio dei medici di medicina generale a un censimento dei soggetti fragili, al di là dell’età. ai quali andrà somministrato il vaccino secondo le priorità del piano vaccinale nazionale.
Ciò è indispensabile per avere contezza di numeri e poter pianificare celermente la campagna anche per questi soggetti.
Ora è davvero arrivato il momento di correre a perdifiato e recuperare tutto il tempo perso.