Romolo Gaetano Russo, Dirigente Medico presso ASL Taranto e Responsabile Urgenze Radiologiche Patologie Infettive – Trauma – Urgenze Chirurgiche in una lettera aperta denuncia le criticità che riguardano la campagna vaccinale nella provincia di Matera sottolineando le differenze tra Policoro, dove sono stati già vaccinati gli anziani over 80 e altri due centri come Bernalda e Pisticci dove non si è ancora svolta la campagna vaccinale anti Covid. Di seguito la nota integrale.
Gentile Direttore,
è con la volontà di chiarezza e giustizia che le scrivo questa lettera.
Da medico.
Da lucano.
Da cittadino.
Ho avuto notizia dell’inizio della vaccinazione degli ultra 80enni nei comuni di Matera, Policoro, Pisticci e Bernalda per il 22 febbraio e pertanto mi sono affrettato a presentare la documentazione necessaria alla vaccinazione di mia madre 83enne già il 22 c.m.
Il tutto pubblicizzato con manifesti, notizie sui social, interviste all’assessore della sanità.
Ad oggi 07 marzo nel mio comune – Bernalda – nulla è avvenuto.
Nessuna informazione.
Nessun tipo di giustificazione.
Mi sento di affermare che per i nostri politici la quotidiana offesa delle nostre intelligenze mediante slogan e proclami, seguiti da giustificazioni e scaricabarile, non comporta alcun tipo di rimorso.
Ovviamente la causa dei ritardi è da addebitare al governo centrale che non fornisce vaccini a sufficienza.
Ovviamente la macchina della vaccinazione è pronta e non aspetta altro che avviarsi.
Ovviamente a Policoro, serbatoio elettorale dell’assessore alla sanità Leone, sono state già effettuate 850 vaccinazioni ad anziani coprendo quasi tutto il fabbisogno… A Pisticci e Bernalda ZERO.
E nulla ci è dato di sapere. Come dei servi della gleba che devono accettare passivamente l’ordine del padrone di turno. E magari chinare il capo in segno di sottomissione.
Fino a quando avremo dei politici che avranno una visione clientelare del proprio mandato questa regione non avrà futuro. Anche per la scarsa capacità di chi NOI votiamo….
Il governo centrale ci aveva chiesto fondamentalmente due cose: aumentare la tracciabilità del virus arrivando a 3000 tamponi quotidiani e di aumentare la disponibilità delle terapie intensive. Ad oggi il numero medio dei tamponi è di circa 1200 quotidiani ed i posti letto sono praticamente invariati.
Gli indici della zona rossa tengono conto soprattutto di questi parametri. Questo ci condanna ad avere sempre non più di 70 contagiati al giorno (un condominio di Brescia….) perché arrivare a 150 contagiati significa zona rossa.
Ovviamente la colpa è del governo centrale, non di chi non si è adeguato alle richieste fatte a giugno.
Ovviamente il Governatore ci accarezza il capo e ci consola dicendo che ha fatto di tutto e farà di tutto per alleviare le nostre sofferenze.
Ovviamente il Governatore non ha proposto con veemenza la possibilità di lockdown circoscritti evitando la chiusura generalizzata e sommaria di tutta la nostra regione, distruggendo quel poco di economia residua che si basa su commercio, turismo ed agricoltura. Signorsì…. e poi saranno 600.000 lucani a cavarsela da soli.
Chi le scrive è già vaccinato.
Chi le scrive lavora in Puglia.
Chi le scrive non ha bisogno di sussidi, favori e raccomandazioni.
Chi le scrive quotidianamente lavora in ospedali Covid e porta la propria professionalità a tutti i malati, anche non Covid, che hanno diritto alla salute. Come i nostri anziani…
Ripeto:
è con la volontà di chiarezza e giustizia che le scrivo questa lettera.
Da medico.
Da lucano.
Da cittadino.