La dirigente scolastica Isabella Abbattino dell’Istituto Fermi di Matera esprime alcune riflessioni sull’importanza della vaccinazione per uscire dall’emergenza Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
Vorrei offrire una riflessione e una parola sulla questione “Vaccini” invitando, come si deve fare nel momento di confusione che viviamo a mantenere la calma. Il vaccino è una grande opportunità. Se abbiamo potuto notare alcune mancanze dell’azienda Sanitaria e l’approssimazione con cui la campagna é partita (episodi che hanno indubbiamente generato confusione e dubbi), tuttavia, la maggior parte di noi, a Matera, è adesso vaccinata mentre il resto della regione, all’alba della riapertura in presenza, ancora non sa nulla; e addirittura molti anziani e le persone con patologie non hanno idea di quando arriverà il loro turno in tutto il Paese. Troviamo tutti assurdo che siano state usate procedure diverse nel dare/non dare il bollino relativo al lotto, consegnare/non consegnare il foglio degli effetti e del consenso, somministrare /non somministrare il vaccino ai raffreddati o agli ultra 65, accettare /non accettare i docenti materani che lavorano fuori Matera…ridicolo che in alcuni ambulatori, della stessa struttura e negli stessi orari, si siano fatte certe cose e in altri no! E su questo, infatti, insieme ai miei colleghi dirigenti dei Comprensivi materani, abbiamo chiesto una parola definitiva e chiarificatrice alla Asm. Vorrei lodare gli insegnanti di scuola dell’infanzia che si sono vaccinati per primi, al buio, senza notizie, senza poter parlare con nessuno, affrontando anche, in alcuni casi, la mattinata scolastica post vaccino fra bimbi urlanti, per poi stramazzare e non essere in grado di lavorare il giorno dopo. Negli ordini superiori, primaria e secondaria , abbiamo avuto gli stessi effetti, ma eravamo già pronti, almeno psicologicamente e nessuno si è sottratto alle lezioni in Dad, spostandole eventualmente, ma garantendo ai ragazzi e ai bambini la scuola. Ora resta da chiarire la faccenda del lotto ritirato ma come già la stampa e l’informazione sanitaria hanno evidenziato, al momento siamo fuori pericolo, poiché quasi per tutti sono trascorsi più di 6 gg. Suggerisco di tralasciare i cellulari questo fine settimana, di leggere un libro, di dedicarsi alla famiglia. Sono giorni duri e ancora ne verranno. Manteniamo saldi i nervi, la tensione ha effetti collaterali mostruosi, a tutte le età e anche senza comorbilita’, durevoli, purtroppo. Io, vaccinata col lotto incriminato, farò il richiamo quando arriverà il momento… la mia professione, che è la vostra, richiede responsabilità nei confronti del prossimo. Ricordo infine che la Asm, pur avendo avuto carenze nella organizzazione come tutti i grandi sistemi, però riesce a tamponare centinaia di persone al giorno (oltre la metà mandata dalle scuole) e che gli operatori cercano di portare avanti la loro missione con professionalità pur avendo a che fare con una utenza preoccupata, tesa, e forse per questo a volte prepotente. Sono momenti difficili per tutti, ma non perdiamo la lucidità, continuando a servire il Paese in tutte le declinazioni che conosciamo.