Rocco Caramuscio, referente Italia in Comune Basilicata, in una nota chiede all’assessore regionale Leone di accelerare le procedure per il rientro del gascromatografo dalla regione Puglia. Di seguito la nota integrale.
Caramuscio (Italia in Comune Basilicata): “Proclami e sdegno della prima ora, ma il macchinario sanitario resta in Puglia”.
A distanza di quasi cinque mesi dalla scoperta fatta dall’avvocato Leonardo Galeazzo, in merito al trasferimento di macchinari sanitari acquistati dall’Azienda Sanitaria Lucana ma utilizzati da quella pugliese, tutto tace.
A una prima reazione emotiva dell’Assessore alla Sanità Regionale, Rocco Leone, nessun seguito è stato comunicato ai cittadini.
Ricordo che il macchinario in questione, di avanguardia negli esami tossicologici, da circa dieci anni viene utilizzato a Bari. Una situazione che non solo comporta gravi disagi per i Lucani che sono costretti a raggiungere il capoluogo pugliese a proprie spese, ma vi è anche una questione economica più ampia, poiché i ticket per le migliaia di analisi a cui si sottopongono i Lucani, vanno nelle casse della Regione Puglia.
All’Assessore Leone vorrei ricordare che non basta lo sdegno del primo istante, l’annuncio di una segnalazione alla Corte dei Conti, la denuncia verbale di un malcostume e l’impegno a fare “pulizia” del vecchio sistema che imperversava, a suo dire, grazie alla connivenza dei vecchi Governi Regionali.
C’è bisogno di azioni concrete e non solo. I cittadini devono essere messi al corrente di quanto si sta facendo per riportare il macchinario in Basilicata.
Cinque mesi di silenzio, generano dubbi sulla reale volontà di andare fino in fondo alla faccenda.
Ricordo che all’epoca se ne interessò anche il Sindaco di Pisticci con un intervento social. Comunicò di aver interloquito “proficuamente” con l’Assessore Leone.
Il primo cittadino comunicò ai suoi follower, di aver richiesto l’ubicazionedel gascromatografo nella struttura ospedaliera di Tinchi e il trasferimento degli ambulatori presso il piano terra del nosocomio pisticcese.
Ma di tutte queste buone intenzioni, cosa è stato attuato?
E’ stata fatta la segnalazione alla Corte dei Conti come prometteva il dott. Leone?
Come mai la promessa del Sindaco, di tenere informatala comunità pisticcese, è stata completamente disattesa?
L’impegno a ricercare una “repentina soluzione”, è l’ennesimo proclama destinato a rimanere tale?
Attendiamo fiduciosi che arrivi una risposta nel merito della questione da chi è stato eletto a rappresentare le istanze dei Lucani e da chi dovrebbe fare l’interesse della comunità pisticcese.