Il segretario regionale Aned Donato Andrisani in una nota risponde alla nota inviata dall’Asm per replicare alla nota dell’Aned sulla carenza di tecnici dialisi nell’ospedale di Matera. Di seguito la nota integrale di Aned e le prime due note già pubblicate.
Le dichiarazioni dell’ASM sono contraddittorie ed elusive. La direzione strategica, piuttosto, indichi quali soluzioni intende adottare.
Le dichiarazioni dell’azienda sanitaria di Matera del 24 ottobre scorso, circa la carenza di tecnici di dialisi presso l’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’ospedale di Matera, segnalata dall’ANED, presentano forti contraddizioni e sviano le domande fondamentali poste dalla stessa ANED.
Punto 1. Facciamo notare che il direttore generale e il direttore sanitario f. f. dell’azienda sanitaria di Matera evitano ogni confronto, scaricando la responsabilità della risposta ad altri dipendenti della stessa azienda sanitaria. Comportamento che desta forti perplessità.
Punto 2. E’ singolare che la risposta alle nostre segnalazioni venga affidata al direttore delle Professioni Sanitarie e Sociali che, in riferimento ai tecnici di dialisi, esordisce: “Trattasi di operatori e assistenti tecnici e non di Professioni Sanitarie”. Dal tono e dal contenuto dell’articolo comprendiamo che probabilmente non è stata una sua idea.
Punto 3. Nell’articolo è scritto che l’Asm garantisce senza problemi le attività di dialisi nei due Centri Dialisi di Matera e Tinchi.
Ci mancherebbe altro! Anche quando a Matera erano rimasti solo quatto nefrologi si assicuravano tutte le prestazioni sanitarie, salvo, poi, un doveroso ripensamento da parte dell’ASM, su iniziativa dell’ANED, che provvide ad assumere altri due nefrologi, altrimenti vi era il rischio concreto di sospendere alcune attività.
Non viene detto che è il tecnico di dialisi che gestisce l’impianto di produzione delle soluzioni di concentrato e che quindi prepara le stesse; è il tecnico di dialisi che si reca nei reparti di degenza e di terapia intensive per eseguire tutti gli allacci e le verifiche tecniche al fine di assicurare la dialisi ai pazienti ricoverati.
Questi interventi non possono essere effettuati né dagli infermieri di dialisi, per quanto siano aumentate le loro competenze, né dalle ditte private che forniscono le apparecchiature dialitiche.
Quando il tecnico deve andare in ferie prepara in anticipo le varie soluzioni di concentrato e quando si verificano delle urgenze il tecnico viene richiamato in servizio, come comprovano i numerosi ordini di servizio impartiti nel 2018 e nel 2019.
Una chiara dimostrazione che la segnalazione di ANED circa la carenza di tecnici è giusta, fondata e corretta.
Punto 4. Nella risposta dell’ASM non c’è, opportunamente, nessun riferimento alla presenza di un tecnico di dialisi, dipendente della stessa ASM, presso il Centro Dialisi di Tinchi, dove, lo ricordiamo, sono gli stessi tecnici della ditta privata, aggiudicatrice della gara bandita nel 2015, a gestire tutti gli impianti, ivi compreso il trattamento dell’acqua, l’impianto di produzione delle soluzioni di concentrato e le apparecchiature dialitiche. Quale il senso della presenza del tecnico a Tinchi?
Punto 5. In data 13/5/2019 inviamo alla direzione generale dell’ASM, una ulteriore, fra l’altro, segnalazione di carenza dei tecnici presso il Centro Dialisi di Matera.
Ebbene, la direzione sanitaria f. f., con lettera del 6 giugno scorso prot. n. 33469, in riscontro alla nostra nota, ci trasmette una lettera a firma del direttore dell’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’ospedale di Matera, inviata a sua volta alla direzione generale e sanitaria aziendale, che, fra l’altro, cita testualmente:” Riguardo ai tecnici di dialisi, confermo quanto dichiarato dall’ANED, e cioè che esiste una forte criticità sulla dialisi di Matera per la presenza di un solo tecnico e mi rimetto alle vostre competenze per le eventuali soluzioni temporanee e/o permanenti che vogliate assumere”.
In sostanza, ANED segnala la carenza di tecnici, il direttore della nefrologia materana conferma la carenza di tecnici e l’ASM ce la invia per opportuna conoscenza.
Un comportamento anomalo e paradossale.
ANED ha presentato una proposta; è ora che l’ASM ci indichi chiaramente le soluzioni che intende adottare.
Carenza di tecnici dialisi, Asm replica all’Associazione regionale Emodializzati (Aned)
Con riferimento alla nota del segretario regionale dell’Associazione Emodializzati, il dr. Giovanni Santarsia, Direttore della Nefrologia dell’Asm Dialisi e Centro Regionale Trapianti, fa sapere che: “L’Asm assicura l’assistenza ai pazienti in Dialisi tramite tre centri, quello di Matera e quello di Tinchi ed una struttura privata convenzionata di Policoro. Per quanto concerne la esecuzione di test virologici finalizzati al monitoraggio dei pazienti trapiantati, al momento si registra una regolare attività dei test diagnostici presso il laboratorio di tipizzazione Regionale e Virologia dei Trapianti da me coordinati.”
Per quanto riguarda invece le specifiche competenze dei “tecnici di dialisi”, il Direttore delle Professioni Sanitarie e Sociali dell’ASM, dr. Vito Petrara precisa che: “ Trattasi di operatori e assistenti tecnici e non di Professioni Sanitarie. Queste figure tecniche, presenti in passato in alcuni Centri Dialisi Italiani, posseggono una formazione specifica ma, nel contempo, l’evoluzione tecnologica, organizzativa ed impiantistica ne ha ridotto il numero. L’ASM garantisce senza problemi le attività di dialisi necessarie agli utenti presi in carico dai due Centri Dialisi, Tinchi e Matera. Va aggiunto che sono aumentate le competenze infermieristiche, oltre che ad esserci stato un cambio di modalità di fornitura dei servizi, quasi tutti in service, che quindi inglobano il Full Service per le apparecchiature di Dialisi affidato direttamente alle ditte fornitrici. Nel corso degli ultimi mesi, infatti, ci sono stati cambiamenti organizzativi che hanno visto sempre di più affidata agli infermieri l’ assistenza e la manutenzione dei monitors di dialisi alle ditte aggiudicatrici.”
Il Centro Nefrologia e Dialisi di Matera Nefrologia ed il Centro Regionale Trapianti sono all’ avanguardia nella preparazione dei concentrati per la Dialisi, nelle terapie intensive e nelle urgenze cliniche. Finora ha assicurato l’assistenza sanitaria in modo ottimale ed è uno dei punti strategici su cui l’Azienda sta puntando.
Aned Matera attacca Asm: “C’è carenza di tecnici dialisi, Azienda Sanitaria di Matera non perde il vizio dell’illegalità”. Di seguito la nota integrale.
Con lettera del 3 luglio 2019, inviata per fax il 4 luglio scorso, avevamo segnalato al direttore generale e al direttore sanitario facente funzioni dell’azienda sanitaria di Matera, la mancanza di reagenti per la ricerca del citomegalovirus (CMV) e di altri virus appartenenti alla famiglia degli Herpes e la carenza di personale tecnico di dialisi presso l’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’ospedale di Matera.
Carenze che, fra l’altro, avevamo ripetutamente evidenziato con note scritte, subito dopo l’insediamento del nuovo direttore generale e in un incontro con lo stesso avvenuto nel marzo scorso.
Nel mese di agosto scorso, siamo stati informati telefonicamente che, finalmente, anche l’ospedale di Matera si sarebbe dotato di test in grado di rilevare l’infezione da citomegalovirus.
Per oltre due anni, diversi trapiantati d’organo sono stati costretti a recarsi presso l’ospedale di Potenza o, addirittura, fuori regione, per sottoporsi ad un semplice prelievo ematico, necessario per la ricerca di alcuni virus, in quanto soggetti che assumono terapie immunosoppressive.
Riguardo alla carenza di personale tecnico nell’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’ospedale di Matera, attendiamo ancora una risposta scritta dalla direzione strategica dell’ASM, nonostante sia trascorsi oltre tre mesi e dopo numerose nostre sollecitazioni.
L’Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’ospedale di Matera ha in dotazione un solo tecnico di dialisi, che ha il compito di garantire un livello di qualità e sicurezza sia come primo intervento sulle apparecchiature dialitiche, sia come controllo sull’impianto di trattamento dell’acqua e dei concentrati, sia come avvio dei trattamenti nelle degenze e nelle terapie intensive.
Anche il nuovo centro dialisi presso l’ospedale di Tinchi, realizzato mediante progetto di finanza, ha nella dotazione organica un solo tecnico di dialisi.
Abbiamo chiesto alla direzione strategica dell’ASM di spiegarci il senso della presenza del tecnico nel centro dialisi di Tinchi, considerato che la gestione di tutti gli impianti, ivi compreso il trattamento dell’acqua e le apparecchiature dialitiche, è stata affidata alla Spindial, vincitrice della gara bandita nel 2015.
Riteniamo più appropriato prevedere il trasferimento del tecnico dalla dialisi di Tinchi alla Unità Operativa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’ospedale di Matera, considerato che la carenza di tecnici sta generando forti criticità, segnalate anche dal direttore della nefrologia di Matera.
Operazione che non comporta un aumento dei costi poiché il tecnico della dialisi di Tinchi è un dipendente dell’ASM, ma risponde semplicemente ai principi di economicità, razionalizzazione della spesa pubblica e utilizzo più equo del personale.
Giova ricordare che nel documento di organizzazione della rete Nefrologica – Dialitica – Trapiantologica pugliese, approvato con delibera di giunta regionale del 26/9/2018 n. 1679, è indicata chiaramente la necessità di dotare le nefrologie di tecnici di dialisi.
Come mai, allora, la direzione strategica dell’azienda sanitaria di Matera, non intende fornire una risposta scritta ad una nostra istanza, attraverso la quale chiedevamo, fra l’altro, di conoscere l’ufficio competente e il responsabile del procedimento che deve provvedere al trasferimento del tecnico dal centro dialisi di Tinchi al centro dialisi dell’ospedale di Matera, così come previsto dalla legge 241/90 e successive modifiche e dall’art. 328 del codice penale?