Rocco Casalaspro, presidente Comitato per la difesa della salute pubblica di Tricarico: “Oltre al danno la beffa: continua lento ma inesorabile lo stillicidio delle prestazioni sanitarie territoriali nel Distretto Bradano Medio Basento”. Di seguito la nota integrale.
La beffa: dm n°77 del 23/05/2022. Si stabiliscono le regole per una nuova e risolutiva programmazione della medicina territoriale senza tener conto che i parametri che esso impone non sono applicabili in regioni come la Basilicata per la situazione orografica, per la presenza diffusa sul territorio di una popolazione con il 24% over 65 anni, per una viabilità difficile, etc.
Novembre/dicembre 202 -gennaio 2023 :l’assessore Fanelli con una insistente campagna sui mass-media assicura sui benefici della nuova medicina territoriale, esempio:”entro la fine dell’anno sarà potenziato l’ospedale distrettuale di Tricarico“.
Dicembre 2022 – il D.G. ed il D.S. dell’ASM prendono pubblicamente impegno di imminente risoluzione del problema del laboratorio analisi e radiologia dell’ospedale Distrettuale di Tricarico.
Settembre 2022 – presentata la bozza del piano programmatico di medicina territoriale a cura dell’Agenas in cui sparisce l’esistente e pare si voglia iniziare da zero. Sparisce il distretto sanitario bradano-medio-basento definendolo sede complementare ma senza riempirlo di contenuti.
Gennaio 2023 – si presenta il nuovo piano sanitario regionale. Peccato non sia altro che la riproposizione delle indicazioni Agenas su come spendere i fondi del PNRR con la precisazione di utilizzare l’esistente e la buona notizia che non si parla più di un’unica ASL e che è possibile accedere a fondi diversi.
Il danno: è di oggi la notizia che il servizio di radiologia è sospeso a tempo indeterminato per gli esterni.
E la rete di telerefertazione? Il laboratorio analisi non rientra più neanche nei parametri di un centro prelievi perché le risposte non si hanno o nel migliore dei casi bisogna andare a ritirarle a Matera. Si pensiona il medico endoscopista si chiude il servizio .A brevissimo stessa sorte per l’ambulatorio di chirurgia e quello di ostetricia ginecologia .Si assume intanto personale amministrativo: 180 finora vanta l’assessore Fanelli e si deve proseguire. Ma la sanità la determinano ancora i medici? Ma la politica sanitaria aziendale la determinano il D.G. e il D.S. o gli umori di qualche primario ?
In tutto questo qualche amministratore “illuminato” ma “con le mani ben in pasta “cerca di accaparrarsi tutto il possibile sia pure da una posizione geografica estremamente periferica e non in grado di far convergere i 40.000-50.000 utenti necessari per le nuove istituzioni. A tutti va riconosciuto il diritto alla salute e le migliori condizioni per averlo, ma evitiamo una guerra tra poveri.