La centenaria materana Teresa Morrone, dopo aver festeggiato l’8 ottobre scorso il traguardo dei 100 anni, ha inaugurato questa mattina la campagna vaccinale anti Covid, che coinvolge i cittadini ultraottantenni nella città dei Sassi. A Matera i vaccini si effettueranno negli ambulatori vaccinali predisposti nella tendostruttura adiacente l’Ospedale Madonna delle Grazie facilmente raggiungibile dall’utenza grazie al percorso realizzato e studiato nel dettaglio dal dirigente Asm, l’architetto Rossella Bisceglie e dalla Direzione attività tecniche e gestione patrimonio dell’Asm che si sono prodigati in maniera eccellente al fine di realizzare una struttura di altissimo livello sia dal punto di vista sanitario che della sicurezza.
Si può arrivare comunque con le proprie auto fino all’ingresso delle degli ospedali da campo.
E’ importante ricordare i pazienti saranno contattati direttamente e telefonicamente dall’Asm di Matera. Non bisogna recarsi presso l’Ospedale senza essere stati preventivamente contattati.
Questa procedura a chiamata diretta è stata scelta (solo per gli over ottantenni) per essere sicuri di poter raggiungerli tutti.
Solo al fine di velocizzare l’organizzazione in presenza ed evitare assembramenti si invita a precompilare il modulo di consenso sulla vaccinazione e portarlo già compilato e firmato. Modulo che è comunque presente presso le tende dell’Ospedale di Matera.
La campagna vaccinale è partita anche a Policoro, Pisticci e Scanzano.
Nella fotogallery Teresa Morrone, centenaria di Matera a cui è stato somministrato il vaccino anti Covid (foto www.SassiLive.it e Rocco Scattino)
l’ospedale che prima era collocato vicino al castello era molto piu’ facilmente accessibile; hanno smobilitato li’ e successivamente vicino alla parrocchia di S.Antonio per andare a costruirlo affossato alla punta opposta della città in una posizione sfigata per i cittadini, vero gioiello dell’urbanistica materana, un capolavoro che tutto il mondo ci invidia, forse si poteva migliorarlo ubicandolo vicino alla diga di S. Giuliano in modo da facilitare la raggiungibilità all’utenza.
Ma cosa scrivi???
ieri da Giletti su La7 era stato sottolineato il fatto che l’Italia non aveva un piano pandemico pronto l’anno scorso quando è esplosa questa epidemia; ma sottolineo, proprio per questo, proprio perchè era totalmente impreparata a questa emergenza doveva da subito chiudere le frontiere visto che non aveva altri strumenti, fare un lock down già ad inizio gennaio quando l’epidemia in Italia era già entrata con migliaia di casi; invece si è dovuto aspettare il 10 di marzo dopo ben due mesi, quando ormai l’epidemia era totalmente fuori controllo, era già troppo tardi; c’è da dire che tra novembre 2019 e dicembre 2020 quando l’epidemia in Cina era già ad uno stadio avanzato e di proporzioni enormi, moltissimi imprenditori del nord sono rientrati dalla Cina in Italia, diffondendo il contagio nelle proprie famiglie e di qui poi l’epidemia è dilagata, ecco perchè al nord si è avuta un’impennata cosi’ devastante del contagio; quando è arrivato il lock down ormai erano tutti già rientrati dalla Cina, bisognava impedire a queste persone di mettere piede in Italia già a dicembre 2019 altro che storie.