Cgil, Cisl e Uil Basilicata: “Eventuale decapitazione dei vertici dell’azienda sanitaria di Potenza significherebbe mettere a rischio l’intero sistema. Per sconfiggere la pandemia serve coesione”. Di seguito la nota integrale.
Le notizie che si susseguono e la presa di posizione pubblica di una forza politica di maggioranza in ordine a una imminente decapitazione dei vertici dell’azienda sanitaria di Potenza lasciano attoniti e suscitano forti perplessità.
Se per un verso assistiamo alla quotidiana autocelebrazione del “modello Basilicata”, dall’altro apprendiamo dell’intento di cancellare una parte di chi quel modello ha contribuito a delinearlo.
Acclarata la totale incoerenza tra quanto si proclama e quanto si pone in opera, non si comprende davvero – e i lucani lo comprenderebbero ancor meno – come si possa pensare di scardinare un punto nodale del sistema sanitario regionale proprio nel momento in cui serve corroborarne e metterne ancora più a punto gli ingranaggi per consentire al piano vaccinale di procedere con passo sempre più fluido e veloce.
Sarebbe davvero grave destabilizzare un’organizzazione che, pur nelle varie difficoltà riscontrate in questa pandemia, ha retto ed ora ha di fronte la grande sfida di vaccinare tutti i lucani.
Non vorremmo che tutto ciò fosse generato da logiche assolutamente estranee all’unico vero obiettivo che dovremmo avere in questo momento, ovvero affilare, senza strappi, le armi contro questa crisi pandemica senza precedenti.
Chiediamo al governo regionale di fare chiarezza su quanto sta accadendo assumendosi la responsabilità e il dovere di governare questo territorio lasciando da parte, in un momento così cruciale, quegli schemi di gestione della politica che rischiano di far esplodere tutte le contraddizioni e le fratture carsiche di questa regione.