Il comitato per il diritto alla salute pubblica di Tricarico in una nota denuncia che da mercoledì 7 settembre 2022 il servizio di endoscopia digestiva del presidio ospedaliero distrettuale “Rocco Mazzarone” di Tricarico è di fatto chiuso a seguito del pensionamento dell’unico medico in servizio, dottor Selvaggi. Di seguito la nota inviata dal presidente del Comitato, Rocco Casalaspro.
Il servizio sanitario pubblico perde un altro importante pezzo nell’area medio basento. Da mercoledì 7 settembre 2022 il servizio di endoscopia digestiva del presidio ospedaliero distrettuale “Rocco Mazzarone” di Tricarico è di fatto chiuso per pensione dell’unico medico in servizio, dottor Selvaggi, che, con grandi disagi e sacrifici, lo ha ottimamente , senza liste di attesa; a lui il nostro plauso e la nostra riconoscenza .
Se è sconfortante, di fronte a queste situazioni, una forma quasi di tacita rassegnazione delle nostre comunità,dovuta alle innumerevoli mancate risposte ai loro bisogni, è raccapricciante il silenzio dei vertici aziendali e regionali e l’assoluta mancanza di un progetto di politica sanitaria aziendale e regionale se non una copia – incolla dei vari decreti ministeriali.
E ‘mai possibile che non ci si renda conto che i decreti ministeriali validi per aree a medio-alta densità di popolazione non sono applicabili in regioni come la Basilicata e che nessuno abbia la forza di farlo presente.
Si parla con toni roboanti di LEA e di Medicina Territoriale ma nella realtà quotidiana succede che esiste un solo centro pubblico per terapia con onde d’urto, presso il San Carlo di Potenza, ma sono a tutt’oggi sono chiuse le prenotazioni, succede che presso l’ospedale distrettuale di Tricarico si apre a giugno un ambulatorio di diabetologia ma a luglio lo si chiude, che basta un tecnico di radiologia in malattia che in pieno periodo estivo si sospenda completamente, fino a guarigione, un servizio già in molto precario equilibrio , succede che si spendano centinaia di migliaia di euro per il rinnovo delle attrezzature del laboratorio analisi ed il personale è composto da un tecnico con contratto a tempo indeterminato ma in via di pensionamento , due tecnici ed un biologo assunti a sei mesi che però fonti molto attendibili dicono senza un minimo di esperienza di gestione di un laboratorio di analisi con tutti i disagi conseguenti per gli utenti ;
si potrebbe continuare all’infinito con l’elencazione di queste situazioni.
Invitiamo i Sindaci, gli amministratori locali, le associazioni e le comunità del Medio-Basento a concordare incontri ed iniziative comuni per rivendicare il diritto ad una sanità pubblica degna di questo nome.