“Come è ben noto non è tollerabile la chiusura della terapia intensiva neonatale, con tutte le difficoltà che quotidianamente affrontano le famiglie che vedono ledere il loro primario diritto alla salute, oltre al delicato spostamento dei neonati. Lo consideriamo un fatto grave per la l’immagine del San Carlo e per la sanità lucana”.
Lo afferma il consigliere regionale della Lega Massimo Zullino, presidente della IV commissione consiliare “Politiche Sociali”.
“E’ importante parlare di futuro migliore, anche e soprattutto per la sanità in Basilicata – rileva Zullino – e poi vengono annunciate decisioni che sconvolgono l’opinione pubblica ed in primis chi ha la necessità di fruire di tali servizi. In riferimento alla triste parentesi che stiamo vivendo, non è accettabile accusare chi oggi ha la nuova gestione sanitaria regionale, anche perché non è il caso di attribuire le colpe a chi è appena entrato e sta cercando di migliorare i servizi sanitari che sono indispensabili per i cittadini lucani, afflitti da molte difficoltà create dalla vecchia politica, di adagiarsi e trascurare i problemi che sono gravi in un territorio che già soffre da tempo”.
“Saranno presi in considerazione – aggiunge – i danni e denunciati gli abusi del caso affinché il reparto continui a funzionare nel migliore modo con l’auspicio che anche chi collabora e lavora capisca il danno che si sta creando alle famiglie ed alla comunità della Basilicata. La nostra regione ha bisogno di un futuro migliore e questo dipende anche da chi ci vive e cerca di cambiare realmente la situazione attuale. Il processo di cambiamento porta inequivocabilmente alla rottura di certi equilibri. È un fatto naturale. Ma è la volontà popolare che determina il cambiamento. Se ne facciano una ragione i nostri eventuali detrattori”.
“È proprio nell’ottica del cambiamento – dice Zullino – che si è deciso di avviare una commissione d’inchiesta interna per verificare le eventuali responsabilità che hanno determinato la chiusura del reparto. Si resta perplessi di fronte alla contemporaneità di assenza dal servizio di tutto il personale medico, ancora più se detta situazione fa seguito alla conclusione della procedura concorsuale per direttore dell’Unità operativa complessa di neonatologia, vinta, per merito, da un medico di fuori regione. Questa singolare coincidenza ci dà spunti di riflessione. Questo è un dato oggettivo”.
“Ove dovessero emergere motivi strumentali con fine ultimo diverso dal benessere collettivo – conclude il presidente della IV commissione – sarebbe davvero inaccettabile in quanto incoerente rispetto ai principi di deontologia medica. Ricordo a me stesso che si stratta di neonati, anime immacolate. Pur non essendone il responsabile diretto, chiedo scusa alle famiglie coinvolte per il grande disagio che dovranno affrontare e che, da padre di 4 bambini, comprendo esattamente.
L’assessore Leone ha già disposto con il nuovo direttore generale del dipartimento ‘E. Espostito’, l’attivazione delle procedure per dare il dovuto sostegno economico alle famiglie interessate.
I cittadini devono sapere che in questa triste vicenda non sono soli. Mi appello alla responsabilità di tutti, ognuno per le proprie competenze”.