Roberto Cicchetti (ANISAP B.): necessaria la ripresa della concertazione sui temi specifici che riguardano il sistema della specialistica ambulatoriale privata ed accreditata
“La nuova fase per la sanità lucana che si è aperta con il rapporto dell’Agenas e l’impegno dell’Assessore alla Salute Leone, della Giunta e del Consiglio Regionale ad accelerare l’elaborazione di un nuovo Piano Sanitario Regionale, richiede, prima di tutto, la ripresa della concertazione sui temi specifici che riguardano il sistema della specialistica ambulatoriale privata ed accreditata”. Ad affermarlo è Roberto Cicchetti, presidente ANISAP Basilicata che aggiunge: “proprio per l’insieme delle problematiche da affrontare nell’obiettivo di rendere quanto più efficace la cooperazione pubblico-privato, colmando lacune e inadeguatezze dell’attuale Piano Sanitario Regionale, riteniamo che il metodo da individuare non sia secondario o ininfluente agli obiettivi da raggiungere. Il nostro riferimento è all’ annuncio di un incontro separato dell’Assessore Leone con una delle oltre 60 strutture della specialistica ambulatoriale tra l’altro su una problematica che riguarda il pagamento delle prestazioni erogate agli utenti che interessa tutte le oltre 60 strutture.
Si tratta nello specifico di affrontare la questione, che ANISAP Basilicata ha da tempo sollevato, della erogazione di prestazioni oltre i volumi programmati dalla Regione che interessa tutte le branche della specialistica. E’ del tutto evidente che le misure intraprese nel 2020, riproposte nel 2021, non saranno purtroppo sufficienti e diventa pertanto necessario un intervento strutturale.
Per ANISAP Basilicata dunque è questa l’occasione buona per trovare soluzioni ai problemi prospettati da tempo e se non altro riaprire un confronto a tutto campo tra le parti al quale daremo il nostro contributo di idee, proposte e progetti. Prima di programmare la riorganizzazione dei servizi, ospedalieri e non, attribuendo compiti e ruoli a ciascuna struttura pubblica e privata, vogliamo mettere in guardia – dice Cicchetti – dal non commettere gli errori del passato ovvero nel ridurre il confronto ad un mero ragionamento sulle problematiche economiche del settore che pure sono fondamentali per la corretta gestione delle strutture sanitarie.
Le scelte da compiere con il nuovo Piano Sanitario Regionale, tanto più in questa fase della pandemia, sono particolarmente rilevanti sia per continuare a dare il nostro contributo per il tracciamento dei positivi da Covid 19 e quindi per la prevenzione, come stanno facendo i nostri laboratori e centri di analisi sin dalla fase più acuta di diffusione del virus, che per la tutela e cura della salute di tutti quei pazienti che, proprio a causa della pandemia, hanno rinviato esami fondamentali per cura e prevenzione”.