Dopo l’approvazione della pre-intesa contrattuale della Sanità privata, Flavia Ciracì della Fials-Sanità Privata in una nota sollecita la sottoscrizione di un contratto unico del settore Sanità (pubblica e privata). Di seguito la nota integrale.
Contratto unico della sanità. Unica strada percorribile.
Carissimi colleghi della Sanità Privata, all’indomani della sottoscrizione della preintesa contrattuale del CCNL AIOP/ARIS Sanità Privata, vorrei condividere con voi la gioia per in traguardo tanto atteso, che coinvolge più di 100.000 lavoratori in tutta Italia.
Voi tutti che come me lavorate nella Sanità Privata, avrete certamente realizzato come questo rinnovo contrattuale sia arrivato dopo 14 lunghi anni di estenuante attesa!
Una vera ingiustizia che non trova precedenti nel nostro Paese e che ha evidenziato una totale mancanza di rispetto per oltre i 100.000 lavoratori del Settore di riferimento…..
Questo risultato si dovrebbe configurare, come un giusto e legittimo riconoscimento per una categoria che ha sempre dimostrato alta professionalità e competenza ma che per dinamiche ancora oggi incomprensibili, vede una anacronistica divisione tra i lavoratori della sanità privata e della sanità pubblica!
Non si capisce perché, intorno a professioni con mansioni e competenze uguali, titoli di studio identici, si debbano costruire salari e tutele normative differenti. Il contratto unico in sanità , cari colleghi, rappresenterebbe l’unica possibilità per garantire oggi, oltre ad un riallineamento delle retribuzioni, anche uguali diritti.
Il contratto unico della sanità, dovrebbe avere la funzione di dissuadere chi pensa che nella sanità privata sia ancora possibile speculare sulla pelle dei lavoratori, allo scopo di ridurre il costo del lavoro. La sottoscrizione di un contratto unico della Sanità (pubblica e privata) potrebbe finalmente, ridare dignità ad un intero settore che troppe volte e per troppi anni ha subito umiliazioni, maltrattamenti e ingiustizie.
La storia di questi ultimi mesi ci ha insegnato molto. L’emergenza da Coronavirus ha messo in evidenza uno scenario catastrofico quanto grottesco dell’intero sistema sanitario italiano, totalmente impreparato a fronteggiare una pandemia di questa portata. Eppure nonostante ciò, gli operatori sanitari non hanno esitato un solo istante a dimostrare senso di abnegazione al dovere, professionalità, sacrificio e spirito di collaborazione, senza chiedere mai nulla in cambio se non solo rispetto!!!
Detto ciò, oggi la mia gioia per questo rinnovo contrattuale non può considerarsi piena, poiché nonostante si sia realizzato un riallineamento economico tra i lavoratori della sanità privata e quelli della sanità pubblica, resta l’amarezza per un mancato riconoscimento contrattuale che davvero potrebbe ridare dignità ad un’intero settore.
Il nostro obiettivo condivisibile tra tutti i lavoratori della sanità, dovrebbe essere quello di arrivare ad un contratto unico della Sanità.
La scelta di battersi per questo risultato, riporterebbe tutti i lavoratori di questo settore alla meritata considerazione per una categoria che ogni giorno presta la propria opera, in modo ineccepibile e in contesti difficili.
La politica e il mondo sindacale dovrebbero concretamente dimostrare maggiore sensibilità verso questa tematica e sposando la causa, darebbero un concreto riconoscimento alla grande professionalità espressa ogni giorno, da tutti i lavoratori dell’intero sistema sanitario nazionale.
Fiduciosa che questa sia, l’unica strada percorribile per il prossimo futuro, mi auguro che possa trovare favorevole riscontro nelle istituzioni del nostro paese che voglio ricordare, affonda le proprie radici, sul legittimo riconoscimento del diritto al lavoro “…La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto….”
Pertanto, ridiamo dignità a tutti lavoratori della Sanità Pubblica e Privata.