Implementazione di un Piano regionale degli esiti delle prestazioni sanitarie basato sull’utilizzo di indicatori di efficacia, efficienza e sicurezza, formazione continua con stage presso centri di eccellenza nazionali, trasparenza sulle valutazioni concorsuali, attività di audit clinico per identificare impedimenti e disfunzioni. Sono le quattro proposte elaborate dal Circolo La Scaletta di Matera e illustrate in occasione della presentazione avvenuta questa mattina del report sulla Sanità lucana realizzato da Angelo Andriulli.
All’incontro hanno partecipato il Sindaco di Matera, Domenico Bennardi, il vice presidente della Provincia di Matera, Carmine Alba, l’Assessore regionale alla Salute Rocco Leone, i Consiglieri regionali Enzo Acito e Piergiorgio Quarto, il Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Matera, Franco Dimona, il Segretario Fials Matera,Gianni Sciannarella.
Il report richiama l’attenzione sulla strutturazione della Rete ospedaliera così come al presente articolata nella Regione Basilicata e offre strumenti conoscitivi, di fonte istituzionale, sulla cui base condurre una riflessione circa l’appropriatezza organizzativa e clinica dell’assistenza sanitaria erogata dalla regione, al fine di individuarne carenze e indicare soluzioni di miglioramento.
Nell’ambito della riprogrammazione dell’assistenza sanitaria in regione, si sono toccati i seguenti punti:
– posti letto ospedalieri in regione: il Decreto Ministero della Salute, n. 70/2015 impone alle Regioni di ridurli ad un livello non superiore a 3,7 per mille abitanti. Raffrontando i dati del 2018 con quelli del 2010, si evince una contrazione dei posti letto, che è andata ben oltre il parametro indicato dal suddetto Decreto Ministeriale.
– personale dipendente: alla rilevazione del 2018 il personale risulta carente di 397 unità rispetto a quello operativo nel 2010. Per quanto riguarda l’Azienda Sanitaria di Matera, nel 2019, si è registrato un ulteriore calo di 108 unità lavorative nell’arco di un unico anno;
– tasso di ospedalizzazione: il DM n. 70/2015 raccomanda alle singole Regioni di assumere un tasso di ospedalizzazione pari a 160 per mille abitanti. Nell’ultimo decennio, però, si è ancora operato in modo da produrre un calo del numero delle ospedalizazioni oltre il limite richiesto, con il conseguente aumento delle liste d’attesa e fuga di ricoveri presso ospedali extra-regionali;
– qualità delle cure: i dati elaborati dal Ministero della Salute, relativi al 2019, riguardanti l’indice di fuga (propensione della popolazione ad allontanarsi dalla propria regione per usufruire di strutture sanitarie extra-regionali) e l’indice di attrazione (capacità di una regione di attrarre ricoveri per residenti in altre regioni), indicano come la Regione Basilicata si indentifica come quella con il maggior indice di fuga (24%), ma anche con una buona capacità di attrarre ricoveri (17%). Uno su quattro pazienti lucani ritiene rivolgersi a presidi ospedalieri fuori regione per le proprie patologie;
– Programma Nazionale Esiti (PNE): la programmazione in campo sanitario deve necessariamente essere indirizzata al miglioramento delle performance operative qualitative. Dall’analisi condotta nell’ultima edizione 2020 del PNE risulta come le performance dell’erogazione di cure ospedaliere non vedono la Basilicata eccellere: è sufficiente prestare attenzione a due indicatori di performance, quali la mortalità per infarto miocardico acuto (IMA) e i parti vaginali in donne con pregresso parto cesareo;
– conclusioni e proposte: attività di AUDIT clinico svolto a identificare impedimenti e disfunzioni che a loro volta possano spiegare livelli di qualità insufficiente; trasparenza nelle valutazioni concorsuali; implementazione di un piano regionale degli esiti delle prestazioni sanitarie che si basi sull’utilizzo di indicatori di efficacia, efficienza e sicurezza; infine, formazione continua delle professioni medicali che contempli l’implementazione di stage presso centri di eccellenza nazionali.
Il report, redatto dal dott. Angelo Andriulli, ha avuto il contributo del gruppo di lavoro de La Scaletta costituito da Paolo Emilio Stasi, Franco Vizziello, Daniela e Valentina Zattoni ed anche il confronto e conforto dei dottori Francesco Morelli, Domenico Adduci, Luigi Bradascio e Andrea Sacco.
Emigrazione sanitaria, aumento dei ricoveri e liste di attesa. Sono i tre temi caldi sui quali dovrà lavorare il governo lucano nei prossimi mesi per provare a “guarire” la Sanità in Basilicata.
Di seguito l’intervista all’assessore regionale Rocco Leone: “Abbiamo cominciato a discutere di una riforma del sistema sanitario regionale poi la pandemia ci ha fermato un po’ ma non ha fermato il confronto con l’Agenas con cui stiamo lavorando per cercare di offrire ai lucani un sistema più efficiente e più efficace partendo dalla medicina del territorio che è fondamentale. Non si può pensare di abbattere le liste di attesa se per una visita cardiologica vanno tutti in ospedale, il cardiologo o il dermatologo, l’oculista devono stare sul territorio e l’ospedale deve fare il suo ruolo cioè curare i pazienti che vanno in ospedale ma non l’ambulatorio, che deve stare fuori dall’ospedale.
Come si abbattono le liste di attesa? “Le liste di attesa quando mi sono insediato ho potuto verificare che per una visita oncologica ci volevano 320 giorni, per una visita cardiologica 150 giorni. E’ chiaro che la pandemia non ci ha aiutato a risolvere le liste di attesa ma abbiamo investito lo scorso anno due milioni e mezzo di euro sui laboratori privati accreditati per cercare di abbassare le liste di attesa ma per fare questo ci vuole un lavoro lungo. Attualmente abbiamo investito 1 milione e mezzo di euro per le prestazioni aggiuntive de medici per cercare di invogliarli a lavorare in orari extra-ambulatorio ma se non si parte con un riordino del sistema sanitario regionale che parte dalla periferia sicuramente ci vorrà tempo. E poi c’è il problema di una riforma del Cup, del sistema di prenotazione delle visite mediche, che a volte si rivela farraginoso e stiamo lavorando anche su questo”.
Michele Capolupo
Report Check-up rete ospedaliera Regione Basilicata
La fotogallery della presentazione del report sulla Sanità lucana (foto www.SassiLive.it)