Antonio Molfese, Direttore del Centro Regionale Lucano dell’Accademia di storia dell’Arte Sanitaria; Centro Studi sulla Popolazione di Torre Molfese San Brancato di S. Arcangelo, ha inviato alla nostra redazione il testo di una lettera aperta rivolta al nuovo governatore lucano Vito Bardi per migliorare la Sanità in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
nell’augurarti buon lavoro per tutto il mandato,vengo come cittadino informato a fare sì che si migliori la sanità in Basilicata.
La Sanità nelle regioni italiane con la valutazione dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), mostra dati discordanti per l’intero stivale.
La sperimentazione messa in atto dal Ministero della Salute e pubblicata sul Nuovo Sistema di Garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza, è basata su indicatori tests in 3 distinte aree di assistenza: ospedaliera, distrettuale e prevenzione.
Solo 9 regioni su 21 superano, al momento, la sufficienza ed il 60% di quelle che non riescono a raggiungerla è legato alla carenza soprattutto di assistenza territoriale e di prevenzione, (meno carente è l’attività ospedaliera).
Basilicata, Calabria e Sicilia sono tra le 7 regioni che non garantiscono i LEA e la maggioranza delle insufficienze nella nostra regione è evidente nell’area dei distretti, in aggiunta al problema cronico di carenza nelle aree di assistenza territoriale.
Anche il Presidente della FNOMCeO Dott. Filippo Anelli, scrive ”per superare le diseguaglianze in sanità occorre riprendere una riflessione sul meridione (aggiungo:specie per la Basilicata)ed avviare politiche capaci di ridurre il gap che rende “diversi” i cittadini italiani. Un regionalismo solidale dovrebbe essere promosso per dare piena attuazione all’articolo 3 della Costituzione che promuove l’eguaglianza dei cittadini.”
Dal momento che i LEA entreranno a regime nel 2020,potreste, con la scelta di un illuminato manager, fare sì che si inviduassero le carenze e si correggessero.
Potreste iniziare con gli anziani,categorie di cittadini che hanno più necessità di assistenza e cura, e fare sì che sia nelle case di assistenza e cura, presenti sul territorio, sia in famiglia, quando vi sono le condizioni permittenti, possano essere assistiti e curati. Solo nei casi di necessità affidarsi ai reparti di geriatria per far fronte agli episodi acuti per i quali necessita una medicina “pronta ed efficace”. Attendiamo fiduciosi che la nostra regione si allinei anche se lentamente alle altre regioni, avanti a noi, per non restare”diversi” dagli altri. Resto a disposizione per ogni aiuto che posso fornire ed in attesa di un incontro auguri di buon lavoro.