Il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi, nell’assemblea dell’11 marzo scorso, ha analizzato il comunicato emesso dall’Asm di Matera. Il Comitato esprime apprezzamento. In esso sono fissate due date importanti: il 18 aprile 2016 per la posa della prima pietra alla costruzione della Nuova Dialisi, il 25 marzo 2016 per la conferenza dei servizi, indetta dal Comune di Pisticci e richiesta dall’Asm per valutare l’approvazione del piano di consolidamento sismico del terzo piano del nosocomio.
Anche grazie alla nostra costante mobilitazione i riflettori sono rimasti accesi sul destino dell’ospedale pisticcese e finalmente le istituzioni pubbliche oggi sono costrette a dare delle risposte operative, dalla Regione Basilicata attraverso il presidente Pittella e i suoi collaboratori tra i quali la dottoressa Flavia Franconi assessore alla Salute e dei servizi alla Persona e alla Comunità, alla direzione generale dell’Asm, al Comune di Pisticci attraverso il Sindaco Vito Di Trani, l’avvocato Anio D’Angella e il responsabile dell’ufficio tecnico Comunale, la dottoressa Michelina Larocca. Segno che qualche segnale importante rispetto al totale disinteresse mostrato in questi anni si comincia a vedere, fiduciosi dopo le pregresse esperienze.
Nella compattezza dell’intervento istituzionale il Comitato aggiunge la professionalità dell’ingegner Rocco Sassone, esperto nel progetto della sicurezza incaricato dal Comune di Pisticci, e dei rappresentati della Spindial, la società parmense che gestirà il centro Dialisi di Tinchi.
Tale contestualità riafferma lo stretto legame tra l’operatività istituzionale e la valenza sociale che è nel rilancio dell’attività sanitaria nell’Ospedale di Tinchi. Sono decisivi a riguardo sia la densità demografica del Metapontino, sia la prospettiva turistica in crescita sulla Costa Jonica. L’apprezzato “lavoro di squadra” delle istituzioni citate sarà “modello positivo” nella misura in cui ai progetti seguiranno i fatti, e questi risponderanno ai bisogni e alle attese.
Pertanto il Comitato esprime fiducia che i servizi sanitari Pubblici ancora funzionanti nell’Ospedale di Tinchi siano confermati e garantiti per coesistere dignitosamente con quelli “convenzionati” come la Dialisi, e la Riabilitazione ortopedica, cardiologica e pneumologica da attivare presso il P.O. di Tinchi (?) la permanenza del Laboratorio di Analisi, l’ambulatorio chirurgico del Trattamento del Piede Diabetico, la radiologia, il pts, l’endocrinologia e il funzionamento di tutti gli ambulatori esistenti.
In questa logica possono essere superati “i luoghi comuni”, le diffidenze e le incomprensioni. In un clima cosi può rifiorire la speranza, ormai prossima a divenire certezza, che Tinchi continui ad essere “il fiore all’occhiello” della Sanità lucana.
Tinchi il 14 marzo 2016
Comitato Difesa Ospedale di Tinchi