Il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi in una nota considera negativo l’esito dell’incontro con la direzione generale del nosocomio: la relazione sulla stabilità della struttura sarà consegnata il 31 maggio. Di seguito la nota integrale.
E’ da Ottobre 2013 che è stata adottata la delibera che istituisce l’Ambulatorio chirurgico per il Trattamento del Piede Diabetico. E’ stato poi approvato il protocollo, ma tutto resta solo sulla carta. Le funzioni dell’Ambulatorio non vengono ancora attivate e le attrezzature non vengono fornite. Sono arrivati solo i lettini dopo mesi di denunce e di battaglie del Comitato. Sono passati più di 16 mesi dalla delibera per la manifestazione di interesse per la gestione della riabilitazione cardiopolmonare. A ogni incontro ci sentiamo ripetere che è quasi pronto il Bando.
Anche per il nuovo reparto di Dialisi a ogni incontro ci sentiamo ripetere che è quasi pronto il bando per il nuovo reparto…! Sulla vicenda del Terzo Piano a ogni incontro ci sentiamo ripetere: “Entro la fine del mese avremo la relazione dell’Università di Basilicata”. Che non arriva mai.
Da tempo stiamo denunciando che nelle scale dell’Ospedale le pareti mostrano ancora i buchi e ampi pezzi di muro senza intonaco lasciati dai carotaggi e dai test sulla presunta instabilità del terzo piano. Piccioni e guano sono dappertutto, i volatili entrano addirittura sui balconi e vi dimorano, e prolificano. Ci sono piccioni morti nelle tubature e il fetore si sente dappertutto. Non c’è alcun rispetto del protocollo e il degrado architettonico degli ambienti e dei locali dovrebbe davvero far correre il direttore sanitario, ma tutto tace e tutto continua come prima. C’è mancanza di organizzazione negli ambulatori, un utilizzo anarchico del personale infermieristico, l’assenza evidente di una figura di riferimento in direzione sanitaria. L’Ospedale è in uno stato di totale abbandono e disinteresse, è diventato terra di nessuno. Le richieste di attrezzature e suppellettili per la dignità degli ambienti rimangono inascoltate. Non si fa manutenzione ordinaria, non si svolgono i normali compiti di gestione di un ospedale (che è cosa pubblica e non privata), non si gestisce al meglio il personale e non lo si organizza. Ci sono delle responsabilità precise, e sono del Direttore Sanitario Annese. Questo è stato detto al Direttore Generale nell’incontro di lunedì 12 Maggio che si è tenuto presso l’Ospedale di Tinchi. Abbiamo chiesto le dimissioni di quanti sono responsabili di questo disastro. Abbiamo ottenuto solo l’assicurazione che la relazione sulla stabilità della struttura sarà consegnata il 31 Maggio. Sempre a fine mese come le altre volte. Quello di Lunedì è stato il più brutto incontro tra Comitato e Direzione Generale, un incontro funestato dall’arrivo (senza invito) della referente del Tribunale dei Diritti del Malato che si è sempre distinta nel sostegno allo smantellamento dell’Ospedale di Tinchi, con l’intento di sollevare problemi interni sul personale, messi in piedi per creare disordine gestionale e stornare l’attenzione dai temi per i quali si batte il Comitato. La presenza non gradita della signora Tarsia ha fatto degenerare la discussione, già di per se accesa e, quindi, senza nulla di fatto.
Il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi