All’ospedale di Maratea Giovanni De Lieto tre giornate vaccinali. La prima giornata ha consentito la vaccinazione pediatrica ai bambini dai 5 agli 11 anni, Grazie al qualificato lavoro programmatorio ed organizzativo svolto dall’assessore Valentina Trotta tutti i bambini sono stati accolti da palloncini colorati, disegni e colori, e dalla mascotte di Topolino che hanno reso gioioso anche il momento in cui è stato somministrato il vaccino. La seconda e terza giornata è stata
dedicata a quanti avevano necessità di avere la prima seconda o terza dose del vaccino. Riteniamo importante questo momento ha detto il Sindaco della Città tirrenica Daniele Stoppelli, mettersi al sicuro con la vaccinazione, significa tutelare sé stessi e tutti coloro con i quali veniamo a contatto. Vaccinarsi è un bene e noi sosteniamo la vaccinazione. I numeri sono importanti continua il Sindaco
Stoppelli, nella sola prima giornata novanta bambini hanno potuto usufruire del vaccino, ma anche altri sono stati vaccinati nella seconda e terza giornata organizzata a Maratea. Complessivamente sono cinquecento le vaccinazioni inoculate nelle tre giornate all’ospedale cittadino. Ospedale che deve tornare alle sue funzione originali, diventare un centro di diagnosi e cura per tutto il territorio e questa amministrazione non si fermerà se prima non avrà avuto un passo in avanti rispetto al passato, che purtroppo ci ha visto farci depauperare di tutti i nostri beni in materia sanitaria pur avendo una struttura capace di 123 posti letto e tre sale operatorie. Dobbiamo lottare affinché Maratea torni ad avere l’ospedale di zona, un ospedale di comunità che porti al territorio dei servizi sanitari. Per noi questo è importantissimo e continueremo a farlo incessantemente. Infine voglio ringraziare la Polizia locale, i Medici, gli infermieri professionali, la Protezione civile. Società virtuosa la nostra che si adopera nei momenti di bisogno degli altri. Questo come amministrazione ci riempie di gioia e di conforto, quando la comunità tutta, insieme lavora con un unico obbiettivo, vuol dire che il senso di comunità supera ogni barriera e quindi le ragioni che ci uniscono, sono più forti di quelle che ci dividono.
Gen 18