Si è svolta in mattina a Matera, la riunione della Conferenza dei sindaci dell’Asm convocata dal presidente, Salvatore Adduce, a cui hanno partecipato l’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano, il direttore generale dell’Asm, Rocco Maglietta, e il direttore amministrativo, Pietro Quinto, per affrontare le questioni riguardanti il sistema sanitario del Materano.
Nella sua introduzione Adduce ha disegnato lo scenario del bisogno di salute del territorio rimarcando la specificità dell’azienda ospedaliera San Carlo che resta il principale punto di riferimento per tutta la regione, e evidenziando alcune problematiche del Madonna delle grazie come l’emodinamica, la radiologia interventistica, la tac e l’impiego di personale specializzato.
Nel corso della riunione i sindaci hanno espresso alcune specifiche esigenze in relazione all’organizzazione del servizio 118 e alla continuità assistenziale.
“Il ruolo dell’ospedale di Matera – ha detto Maglietta – resta fondamentale all’interno del sistema sanitario regionale. Stiamo per predisporre i concorsi per cardiologia e pneumologia. Così come a Policoro restano fondamentali i servizi di cardiologia, utic e ostretricia. Quest’anno il bilancio dell’Asm vedrà una riduzione delle perdite che passeranno da 24 milioni a 20 milioni di euro. Negli ospedali distrettuali i servizi non saranno toccati. Stiamo rivedendo i laboratori di analisi per costruirne uno di grande eccellenza a Matera ma aumentando i punti di prelievo sul territorio”.
“Vogliamo costruire insieme alla conferenza dei sindaci – ha detto l’assessore alla Salute – un sistema di partecipazione ancora più stabile e condiviso che metta insieme le responsabilità di governo del sistema sanitario regionale e le istituzioni locali per ragionare soprattutto sulla soddisfazione dei bisogni sanitari e sui risultati. Dobbiamo ridurre le inefficienza rafforzando la rete delle cure primarie e individuando un modello organizzativo in cui continuità assistenziale, 118, medicina di base si interfacciano fra loro. E’ su questo che stiamo lavorando. Ad esempio, organizzando il servizio della continuità assistenziale su base regionale e non su ognuno dei singoli comuni della Basilicata”.
In merito alla organizzazione dei presidi ospedalieri sul territorio Martorano ha confermato la centralità del Madonna delle grazie riconoscendo la funzione strategica degli ospedali distrettuali.
In merito ai singoli problemi dell’ospedale materano Maglietta ha reso noto che “si sta valutando l’acquisto di un nuovo angiografo, si sta risolvendo il problema della risonanza magnetica e ripartirà l’emodinamica da studio non appena individueremo altri due medici specializzati con cui garantire anche l’emergenza. Inoltre, il reparto di ostretricia di Policoro non chiuderà”.
Martorano, infine, si è soffermato sulle modalità di finanziamento del sistema sanitario regionale. “Lo scorso anno abbiamo rivisto, con apposita delibera di Giunta regionale (n.ro 2006 del 2011) le regole di riparto del fondo sanitario regionale introducendo fattori di moltiplicazione per l’ospedale di Matera, per il San Carlo e per il Crob di Rionero per la loro specificità e complessità organizzativa”.
Il presidente della Conferenza dei sindaci, Adduce, ha espresso “soddisfazione per l’esito dell’incontro avvenuto senza formalità, ma puntando l’attenzione sui reali bisogni di salute del territorio ed ha reso noto che chiederà al presidente dell’Anci, Vito Santarsiero, di convocare una riunione con l’assessore regionale per condividere il prossimo piano sanitario.
Scusate la mia insistenza, ma in termini pratici che ha detto Martorano? I fondi arriveranno per l’ospedale di Matera o no? Come intendono procedere in merito alla cronica carenza di personale?