Bigherati Marco, Segretario Confederale Provinciale Confsal Matera, in una denuncia l’esclusione della lista “Infermieri Insieme” dalla competizione elettorale dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Matera e richiama il caso di Catania considerato un precedente importante. Di seguito la nota integrale.
La Confsal Matera esprime profonda preoccupazione per l’esclusione della lista “Infermieri Insieme” dalla competizione elettorale dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI) di Matera. Questa decisione, presa in violazione delle norme elettorali, rappresenta un grave atto di ostruzione alla partecipazione democratica dei professionisti infermieri.
In riferimento all’Art. 4, comma 11, la lista “Infermieri Insieme” ha presentato la propria candidatura tramite PEC il 21/08 alle ore 8:30, e ha ricevuto la risposta di esclusione solo il 22/08 alle ore 10:54, superando i termini stabiliti per legge. Questa evidente irregolarità ha ostacolato il diritto dei candidati a partecipare in modo equo e trasparente.
È fondamentale ricordare che questa è la seconda volta in quattro anni che l’OPI Matera adotta queste pratiche irregolari. Già nel 2020, l’Ordine aveva scelto di inviare le comunicazioni elettorali tramite posta massiva anziché PEC, in violazione del regolamento elettorale. Anche in quella circostanza, molti professionisti furono privati del loro diritto di partecipazione. Nonostante le segnalazioni fatte all’epoca, la situazione si ripete, dimostrando un chiaro disprezzo per le regole e per la partecipazione democratica. L’uso della posta ordinaria, come avvenuto quest’anno, rappresenta un ulteriore spreco di risorse e un’ostruzione alla tempestività e trasparenza del processo elettorale.
Va inoltre precisato che l’OPI di Firenze e Pistoia, il più grande d’Italia, in pochi giorni ha accettato due liste e ben 32 candidature senza richiedere la firma in presenza, come previsto da un autorevole parere della Federazione Ordini degli Infermieri. Questo dimostra come sia possibile gestire le candidature in modo trasparente ed efficiente, senza ostacoli ingiustificati, a differenza di quanto avvenuto a Matera.
Richiamiamo anche l’Art. 1 del Regolamento sulle Procedure Elettorali, che non richiede prove probatorie per la composizione delle Commissioni di Albo. Tuttavia, l’OPI di Matera ha scelto di mantenere un’ingiustificabile mancanza di trasparenza su queste informazioni, rendendo la partecipazione ancora più complessa e arbitraria.
Come avvenuto recentemente a Catania, dove il TAR ha sospeso le elezioni dell’Ordine degli Infermieri a seguito di gravi irregolarità simili a quelle che stiamo affrontando a Matera, chiediamo che anche qui venga fatta giustizia. A Catania, sono state sollevate problematiche molto simili: utilizzo improprio della posta prioritaria anziché della PEC, mancanza di trasparenza nelle procedure, e tempistiche non conformi. Il TAR ha riconosciuto la gravità della situazione, bloccando il processo elettorale. Ci aspettiamo che lo stesso principio di giustizia venga applicato anche a Matera.
Anche qui, l’Art. 4, n. 10 del regolamento elettorale è stato ignorato, con un’interpretazione arbitraria riguardo all’autenticazione delle firme, che ha portato all’esclusione ingiusta della lista. La lista “Infermieri Insieme”, con il pieno supporto della Confsal, ha già presentato ricorso al TAR, e attendiamo un intervento tempestivo che possa correggere queste violazioni e ripristinare la correttezza del processo elettorale.
È evidente che la situazione non è isolata: quanto accaduto a Matera e Catania solleva interrogativi su come vengano gestite le elezioni degli Ordini in diverse province. Il diritto di partecipare a una competizione elettorale deve essere tutelato, e la trasparenza e la legalità devono essere garantite.
Invitiamo le istituzioni competenti e la FNOPI a prendere provvedimenti immediati per assicurare che i diritti elettorali dei professionisti infermieri siano rispettati, sia a Matera che in altre province dove si registrano situazioni analoghe.
La Confsal Matera rimarrà vigile e continuerà a sostenere ogni azione necessaria per difendere i diritti dei professionisti infermieri, affinché nessuno venga privato della possibilità di esprimere la propria voce in modo giusto e democratico.