“Rendere quanto più agevole possibile la consultazione della normativa regionale nel settore sanitario al fine di contribuire all’effettività del diritto alla salute, così come previsto dal dettato costituzionale”.
E’ il tema della conferenza, indetta dal Vice presidente del Consiglio regionale Michele Napoli per presentare alla stampa il Codice Sanitario, vale a dire una raccolta di tutte le disposizioni regionali vigenti in materia sanitaria e che si tenuta in mattinata presso la Sala Mediafor del Palazzo della Giunta regionale della Basilicata.
“Chiunque ha rapporti quotidiani con le pubbliche amministrazioni, dagli imprenditori ai pensionati, dai giovani alla ricerca di lavoro ai malati- ha aggiunto Napoli- “Si rende conto che esiste un insopportabile ipertrofia del numero di leggi e regolamenti che impedisce ai cittadini di esercitare i propri diritti e ai funzionari pubblici di svolgere correttamente le proprie funzioni”.
“Che si tratti di ottenere la liquidazione di una fattura,l’erogazione di un finanziamento o di una prestazione sanitaria, come una semplice visita medica o un accertamento diagnostico”-ha spiegato il Vice presidente del Consiglio regionale- “Una montagna di norme, clausole, regolette e codicilli rende incerti i diritti dei cittadini ed inefficace l’azione dei funzionari pubblici che quei diritti sono chiamati a garantire”.
Per Napoli:”Non è per caso che un cittadino, particolarmente in Basilicata, quando si reca in un ufficio la prima cosa cui pensa non è “a quale sportello devo rivolgermi per esercitare un mio diritto”, ma ” chi conosco in questo ufficio che possa darmi una mano”.
E’ l’immagine emblematica della frattura esistente oggi tra l’apparato burocratico e la società civile, tra i dipendenti delle pubbliche amministrazioni e i cittadini, laddove una attenta ed organica attività di semplificazione delle norme giuridiche e di raggruppamento delle stesse in un unico testo rende meno incerti i diritti e più efficace l’azione amministrativa diretta a renderli effettivi.
Il Dott.Piergiuseppe Basile, responsabile del team di lavoro che ha curato la raccolta degli atti normativi in materia sanitaria,ha sottolineato che”Secondo le analisi di molti giuristi in Italia il grado di incertezza del diritto è sette volte maggiore di quello che si riscontra nell’Unione Europea e questo produce situazioni di disagio reale per quanti necessitano di cure e non sanno, purtroppo, come far valere i propri diritti nei confronti delle pubbliche amministrazioni”.
“La trasparenza è un principio fondamentale dell’azione amministrativa”-ha concluso Napoli-“Ed è compito precipuo delle istituzioni fare ogni sforzo per rendere conoscibili i meccanismi di funzionamento attraverso cui la legge garantisce livelli appropriati di assistenza sanitaria ai cittadini, uno sforzo nel quale ci siamo cimentati per cinque mesi, con la convinzione di aver reso un servizio utile alla nostra comunità”.