“Grave il ritardo che stiamo accumulando. Piuttosto che crogiolarsi nelle percentuali degli ultra ottantenni si parata dai fragili, dove siamo a zero. Si aggiungano liste di riserva anche per il personale docente lucano che insegna fuori sede, al fine di completare realmente la vaccinazione del mondo della scuola e riaprire in sicurezza dopo Pasqua.
Vaccini anti-covid alle categorie più deboli e alle persone cosiddette “fragili” per le loro patologie, subito. Si rispetti l’impegno preso con l’approvazione all’unanimità della mozione sostenuta anche da noi di Italia Viva in Consiglio Regionale, perché nonostante anche il piano vaccinale sia stato modificato in tal senso, la Basilicata continua a rimanere indietro.
La condizione di priorità deve vedere vaccinati prima possibile tutti i disabili lucani e le persone che se ne occupano, gli accompagnatori, i caregiver, chi a vario titolo ne ha la cura e l’assistenza quotidiana. E’ doveroso garantire il vaccino alle famiglie ove sia presente un paziente oncologico o soggetti affetti da immunodepressione, specie se minori. Da queste famiglie e da questi cittadini e cittadine lucane il contatto con il coronavirus e le sue complicazioni va allontanato assolutamente e definitivamente da subito.
Invece che vantarsi via social di situazioni che non corrispondono alla realtà dei fatti sul territorio lucano, si termini la campagna vaccinale per gli over 80 in tutti i Comuni e si attivi parallelamente e non a macchia di leopardo quella per tutte le categorie fragili.
Non si annunci solamente la piattaforma informatica se poi non funziona, non si dica che con il personale scolastico e le forze dell’ordine si sta concludendo, anche in questo caso non è esattamente così e l’organizzazione e i tempi appaiono essere diversi tra le province di Potenza e quella di Matera.
Infine, si garantisca a tutti i docenti lucani, ma che lavorano fuori regione e non ancora rientrati nel piano vaccinale del territorio di riferimento, di poter accedere almeno alle eventuali liste di riserva in Basilicata, in quanto appartenenti alle categorie che poi, in prima linea, una volta riaperte le scuole dopo Pasqua, si troveranno a operare nelle classi nella nostra terra come altrove.”