Consigliere regionale Cifarelli (PD): “Lo strano caso dell’ecografo all’ospedale San Carlo di Potenza”. Di seguito la nota integrale.
Lo stato di abbandono in cui versa la sanità lucana è oramai sotto gli occhi di tutti.
L’ultimo episodio riguarda il maggior ospedale della Basilicata, il San Carlo di Potenza. E precisamente l’Unità Operativa di Urologia dove le visite e gli esami strumentali procedono a singhiozzo e con grave ritardo a causa della mancanza di un ecografo funzionante.
La vicenda assume toni da commedia all’italiana allorquando l’ecografo appare e scompare a seconda degli interlocutori e, alla fine, si scopre che l’ecografo c’è ma non collaudato e, quindi, al momento non disponibile. Con buona pace dei cittadini/utenti che nel ricevere informazioni contraddittorie e incomplete sia dal Centro Unico di Prenotazione che dal reparto si ritrovano smarriti tra uffici amministrativi ed ambulatori.
Per questo ho ritenuto utile presentare una interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore alla Sanità per conoscere lo “stato dell’arte” dei servizi offerti dall’Unità Operativa di Urologia dell’Ospedale San Carlo di Potenza e per conoscere a quale step procedimentale si è giunti circa l’acquisto e l’utilizzo dell’ecografo nel reparto in questione.
Inoltre, quali iniziative si intende intraprendere al fine di verificare come mai, in questa incresciosa vicenda, la circolazione delle informazioni non è congruente tra Azienda Ospedaliera e C.U.P. con il conseguente disorientamento dei cittadini/pazienti e personale medico.
Infine, quali modalità organizzative si intendono intraprendere al fine di snellire i tanti ritardi e rinvii accumulati nel reparto coinvolto in termini di visite ed esami strumentali da effettuare, con l’auspicio di un progressivo ritorno alla normalità.
Domande chiare ed inequivocabili che esigono risposte altrettanto chiare per il rispetto che si deve agli operatori sanitari coinvolti che egregiamente continuano a svolgere il loro mestiere nonostante le negligenze altrui e, soprattutto, a tutti i cittadini lucani che chiedono servizi di cura e salute efficienti e di qualità.
Asssessore regionale Leone al consigliere regionale Cifarelli: “Ecografo funzionante, no a strumentalizzazioni”
“L’ecografo del San Carlo, di ultima generazione, è stato collaudato il 12 agosto scorso ed è perfettamente funzionante, tant’è che svolge regolarmente la propria funzione di ausilio diagnostico per lo specialista. Non è stato possibile fornire la stampa dell’ecografia al paziente perché la nuova stampante non è stata ancora consegnata alla struttura, ma la visita urologica si è svolta regolarmente. Al consigliere Cifarelli, sempre pronto a strumentalizzare le questioni, dico che se ci fosse un tribunale morale, dovrebbe essere condannato a 20 anni di silenzio”. Così l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, replica alla nota odierna del consigliere Cifarelli.
“Questo governo regionale – prosegue Leone – ha realizzato una programmazione per la sostituzione nelle strutture sanitarie delle apparecchiature mediche, vecchie di 15-20 anni, e con il piano triennale di fabbisogno di personale ha avviato concorsi che non si svolgevano da anni. Perché senza personale e senza attrezzature non si possono dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini”.
Consigliere regionale Cifarelli controreplica all’assessore regionale Leone
Ci sono momenti in cui sarebbe molto meglio vestirsi di umiltà e chiedere scusa. Constato invece che l’assessore Leone, dall’alto della sua prepotenza, preferisce vestirsi di arroganza e, pensando che le sue parole siano rivolte soltanto a me, chiede ai cittadini di zittirsi e non fare domande. In questo modo disvela tutta la sua inadeguatezza nel ruolo che riveste.
Sul “caso” dell’ecografo del San Carlo, infatti, anziché provare a difendere l’indifendibile, sarebbe stato sufficiente dire che l’ecografo è stato collaudato da appena qualche giorno e che evidentemente il Cup non ne era ancora stato messo al corrente al fine di poter raccogliere le prenotazioni. E poi chiedere scusa ai cittadini vittime del disguido e ringraziare il Consigliere regionale per aver sollevato istituzionalmente il problema ed avergli dato l’opportunità di chiarire. Era così difficile? Evidentemente per Leone si. Per lui ogni domanda è strumentalmente sollevata per ragioni politiche. La politica deve dare risposte ai cittadini, soprattutto se bisognosi di cure. È evidente la difficoltà di Leone nel dover ammettere che dopo due anni e mezzo il “governo del cambiamento” sta facendo retrocedere la Basilicata in tutti gli ambiti. La storiella che le colpe sono sempre di altri sembra quella di un disco incantato. Incominci a dimostrare maturità assumendosi le sue responsabilità.
Non riuscirà Leone con il suo lessico biascicante ad impedirmi di svolgere la mia funzione di controllo sulle attività della Giunta. Per questo gli consiglio più sobrietà nelle risposte, anche perché sono oramai troppe le interrogazioni che giacciono nel suo cassetto.