Giovedì 8 marzo 2018 si celebra la Giornata Mondiale del Rene che quest’anno sarà dedicata al tema “I reni e la salute delle donne”.
In questa occasione infatti la Giornata Mondiale del Rene e la Giornata Mondiale delle Donne sono celebrate lo stesso giorno, offrendo l’opportunità di riflettere sull’importanza della salute delle donne e in particolare della loro salute renale.
Nel suo 13° anniversario, Giovedì 8 marzo 2018, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, al piano terra dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, il personale medico ed infermieristico dell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi e del Centro Regionale Trapianti, diretto dal dott. Giovanni Santarsia, resterà a disposizione per offrire alla cittadinanza controlli gratuiti delle urine, la misurazione della pressione arteriosa, della frequenza cardiaca e una visita nefrologica, mentre i soci ANED – Associazione Nazionale Emodializzati – Dialisi e Trapianto – Onlus – distribuiranno depliant e altro materiale informativo.
A ogni cittadino che si sottoporrà ai controlli sarà rilasciato un foglio con i risultati e i valori rilevati e, nei casi che lo necessitino, suggerito il percorso da intraprendere.
Per sottoporsi ai controlli non è necessaria la prenotazione né l’impegnativa del medico di medicina generale.
La manifestazione ha lo scopo di diffondere nella popolazione, nei medici e negli amministratori la consapevolezza che le malattie renali sono diffuse, pericolose, prevenibili e trattabili.
Vi sono molte persone malate di rene e gran parte di esse non ne è a conoscenza. E’ per questo che la malattia renale è detta epidemia silenziosa. Si tratta di soggetti asintomatici, apparentemente in buona salute, ma con forme iniziali di malattia. I rischi dietro l’angolo in questi soggetti possono essere di due tipi: le malattie cardiovascolari e lo sviluppo di una insufficienza renale così avanzata da poter essere curata solo con la dialisi o con il trapianto di rene.
Eppure basta un semplice esame delle urine accompagnato dalla quantificazione dei livelli di creatinina nel sangue per prevenire l’eventuale malattia e rallentare il decorso del danno renale. Purtroppo, questo test viene trascurato nella richiesta generale degli esami e l’individuo si accorge della malattia soltanto quando è già in stato avanzato.
Sono diversi milioni, gli italiani che soffrono di malattie renali ai vari livelli di gravità. Numeri che sono in progressivo aumento, parallelamente all’invecchiamento della popolazione e alla diffusione di malattie croniche come diabete, obesità e ipertensione. Condizioni patologiche che mettono ancora più a rischio i nostri reni. Per rallentare, arrestare o addirittura invertire la marcia verso l’insufficienza renale cronica (emergenza sanitaria che costa 2 miliardi di euro all’anno), la parola d’ordine è giocare d’anticipo.
Abbiamo a disposizione strumenti di lavoro importanti quali il Piano Nazionale della Cronicità, il DPCM sui LEA, il Documento di Indirizzo per la Malattia Renale Cronica, le linee guida ISS “ Identificazione, prevenzione e gestione delle malattia renale cronica nell’adulto”, il Progetto PIRP Emilia Romagna, il Programma Nazionale donazione organi 2017-2019, votato dal Centro Nazionale Trapianti.
Ora si tratta di trasformare in atti concreti ciò che è stato scritto. Occorre che la Regione Basilicata si attivi al più presto soprattutto nella definizione dei Piani Diagnostico Terapeutici Assistenziali e nella presa in carico precoce del paziente nefropatico.
In Basilicata i dializzati sono circa 450, in trattamento presso 11 Centri dialisi di cui uno privato, oltre 200 i trapiantati, i nuovi ingressi sono in linea con la media nazionale, mentre centinaia sono le persone affette da malattie renali; presso l’ospedale di Matera sono in trattamento dialitico 80 pazienti.
Mar 06