“La partecipazione oggi al convegno degli infermieri sulle nuove norme della professione, le competenze e la evoluzione di una attività fondamentale nella cura e nel rapporto con l’ammalato, mi ha fatto riscoprire quanto attaccamento al lavoro caratterizza una categoria che ha una funzione fondamentale di congiunzione fra luogo di cura e ammalato. Non ho assistito ad una difesa corporativa quando piuttosto al richiesta di valorizzare una professione nell’ambito di una concezione di comunità qual è quella dei luoghi di cura”.
E’ quanto sostiene il capogruppo SEL in Consiglio Regionale Giannino Romaniello che ha preso parte al convegno sul tema “Competenze avanzate dell’infermiere: autonomia e responsabilità”.
“Nell’appassionato dibattito – aggiunge – si è difesa l’idea della sanità come diritto di tutti ad essere trattati allo stesso modo, difesa dunque della Sanita pubblica, dei diritti dell’ammalato e degli operatori quali fattori distintivi di una idea di difesa della salute. Un ringraziamento al coordinatore regionale del CNC (Coordinamento nazionale caposala) per la ottima iniziativa che – continua Romaniello – a chi fa politica come me, e a quanti sono troppo spesso impegnati in dinamiche tutte Interne ai partiti, ha fatto comprendere quanta voglia c’è nella società, tra lavoratori e professioni, di partecipare e condividere scelte come quelle nel settore della Sanita che hanno effetti sulla vita e la qualità dei servizi pubblici. Nello specifico, la figura dell’infermiere avrà un ruolo rilevante, coerente con il processo di professionalizzazione maturato negli ultimi dieci anni. Nel superamento del modello tradizionale degli ospedali fondato sul reparto si affideranno proprio agli infermieri nuove responsabilità: saranno referenti, insieme ai medici, della presa in carico del paziente condividendone anche la cartella clinica, utilizzando al meglio anche gli spazi e distribuendo le risorse umane in relazione ai bisogni dei pazienti”.
Per Romaniello, infine, “l’ulteriore passo in avanti verso l’annunciata, da parte dell’Assessore Martorano e del Presidente De Filippo, eliminazione del ticket aggiuntivo sulla specialistica, introdotto dal Ministro Tremonti nel 2011, accoglie una legittima rivendicazione dei cittadini lucani che hanno sottoscritto, nei mesi scorsi, petizioni popolari con alcune decine di migliaia di firme. Adesso vigileremo perché l’impegno assunto dal Ministero all’Economia si traduca il più rapidamente possibile in un provvedimento che consenta di cancellare quella odiosa tassa sulla salute che continua a penalizzare famiglie e soggetti sociali più deboli”.