Nell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera è significativamente aumentato il numero dei pazienti COVID-19 ricoverati ed è stato raggiunto il limite di possibile ricezione; contestualmente, si registra un allarmante contagio del personale medico ed infermieristico. Nella UO Infettivi il personale medico è ridotto al 50% per infezione sintomatica da COVID-19, in Cardiologia 3 medici e 4 infermieri risultano positivi. Perviene inoltre notizia che tamponi recentemente effettuati sul personale in altri reparti (Ortopedia, Chirurgia) siano risultati positivi. Con una recente rimodulazione della logistica ospedaliera si tenta di porre rimedio, anche se una allocazione dei pazienti COVID-19 al di fuori degli spazi sicuri e tecnicamente idonei della UO Infettivi (a pressione negativa e con bagno all’interno della camera di degenza), adottata nell’immediato (così detta area COVID2), può comportare un difficile contenimento del contagio. L’Ospedale di Matera è stato destinato alla cura dei pazienti COVID-19, ma non solo! Resta comunque insoluto il problema del personale, già carente per una scellerata politica di tagli indiscriminati operati nel passato, ed oggi, a fronte di una emergenza sanitaria, a ranghi ulteriormente ridotti per il diffondersi del contagio. Come da noi già segnalato (comunicato stampa del giorno 8 giugno 2020) i concorsi già indetti procedono con difficoltà, o, meglio, non procedono, causa, paradossalmente, la mancata disponibilità di personale amministrativo. A fronte dell’emergenza sanitaria la macchina di una burocrazia incrostata e farraginosa si inceppa e si arena. Non si possono fare concorsi in presenza? Perché non effettuarli per via telematica, come già sperimentato in altri settori? Perché non promuovere contratti a tempo indeterminato? Ben nota è la carenza di medici in particolare di specialisti in tutto il territorio nazionale, ma se molti medici disertano i concorsi della nostra Regione, perché non renderla più attrattiva con incentivi economici? Le istituzioni sanitarie sono certamente tenute al rispetto della normativa, ma le norme, in caso di necessità, possono subire delle modifiche, legittimamente individuate e poste in essere. Il trincerarsi dietro il rispetto di regole anche vetuste e inadeguate può essere interpretato come giustificazione a comportamenti da Don Abbondio (che non sapeva o non voleva decidere…). D’altronde… si rispettano le regole contrattuali quando al personale sanitario si negano congedi, riposi e recuperi e si impongono orari di servizio oltre ogni limite? Si rispettano tali regole quando ai professionisti vengono illegittimamente assegnate funzioni specialistiche non rientranti nella propria disciplina di appartenenza?
E’ dovere della ASM adoperarsi perché il personale sanitario tutto sia messo in condizioni di operare serenamente nel posto di lavoro, in sicurezza e con idoneo supporto logistico-strumentale, a garanzia della salute individuale e collettiva.
A nome del tribunale dei Diritti e dei Doveri del Medico di Matera un abbraccio virtuale a tutto il personale della ASM ed un augurio di pronta guarigione a tutti i pazienti ricoverati nel nostro ospedale.