L’emergenza sanitaria che attualmente stiamo attraversando porta inevitabilmente ad interrogarsi su quanto ciascuno dei rappresentanti delle istituzioni a vario titolo, nell’ambito delle proprie competenze e del ruolo svolto, possa fare nel tentativo di sostenere il lavoro di chi, ormai da settimane, è in prima linea nell’affrontare un evento senza precedenti nelle nostre memorie.
E’ a tal fine che il Consorzio Industriale di Potenza, in collaborazione con l’Università degli studi della Basilicata, intende incentivare la costituzione di una nuova filiera produttiva a livello locale per la realizzazione di Dispositivi di Protezione Individuale, coinvolgendo le realtà produttive esistenti interessate.
“Prendendo a riferimento alcune delle best practice già messe in campo da altre regioni più duramente colpite dall’emergenza COVID-19, ho ritenuto di provare ad intraprendere una strada che possa portare anche il nostro territorio a raggiungere in tempi brevi l’autosufficienza nella produzione e, di conseguenza, nell’approvvigionamento di DPI in un momento in cui il loro reperimento sul mercato risulta particolarmente complesso. Questa mia intuizione ha trovato pronto accoglimento presso l’UNIBAS, che, attraverso la Rettrice e alcuni docenti, ha messo a disposizione i laboratori e le competenze tecnico-scientifiche a supporto della produzione, dando l’opportunità alle imprese di testare efficacemente e in tempi rapidi materiali e procedimenti. Anche l’Assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Franco Cupparo, ha riconosciuto le potenzialità dell’l’iniziativa. Sono entusiasta di questa collaborazione; per me, che ho sempre creduto nelle Istituzioni, non è che la conferma che quando queste lavorano insieme, condividendo idee e risorse si può solo fare bene”. Sono queste le parole del Commissario Straordinario ASI Potenza, Francesco Pagano, che ha preso questa iniziativa e l’ ha condivisa.
Per conseguire la realizzazione di questa “filiera lucana”, il Consorzio, dopo la pubblicazione di un avviso pubblico rivolto al tessuto produttivo locale riconoscerà, alle imprese che decidessero di riconvertire la loro produzione, facilitazioni compatibilmente con la normativa vigente sulla concorrenza.
Il ruolo dell’Università di Basilicata sarà di grande supporto in questa fase, in quanto grazie al suo know how e ai suoi laboratori di Fisica Tecnica della scuola di Ingegneria, sarà possibile testare efficacemente soluzioni e materiali utilizzati, consentendo l’avvio della produzione di DPI e l’approvvigionamento da parte delle strutture deputate in tempi rapidissimi, in attesa dell’acquisizione delle certificazioni CE richieste per l’immissione sul mercato.
“Vogliamo, insieme, contribuire alla nascita di una “piccola” ma innovativa filiera, che nel futuro potrebbe strutturarsi e incardinarsi nel sistema produttivo locale già presente, con non trascurabili ricadute anche in termini occupazionali”. E’ questo l’auspicio del Commissario Pagano nell’intento di trasformare una temporanea debolezza in un punto di forza e cogliere in una potenziale minaccia un’opportunità per il sistema produttivo locale, mettendo a sistema risorse e competenze a beneficio della comunità, con future ricadute sul tessuto socio-economico ed occupazionali certamente non trascurabili.
Apr 07