Coronavirus, Erasmo Bitetti (FIMMG Basilicata): “Notifica di malattie infettive”.
Molti colleghi segnalano un aumento di pazienti affetti da patologie respiratorie di grado moderato/severo con febbre che, pur non necessitando di ricovero ospedaliero, fanno sorgere il sospetto di infezione da coronavirus per – l’inusuale durata della patologia, – la mancata risposta a trattamento antibiotico (singolo o multiplo), – l’eventuale pregressa vaccinazione antiinfluenzale.
Il protocollo regionale per la gestione dei casi sospetti di infezione da covid19 prevede che il tampone per coronavirus possa essere praticato solo a soggetti sintomatici proveniente dalle ex zone rosse (regioni e province di cui al DPCM 8 marzo 2020) pur essendo evidente che il criterio epidemiologico sta perdendo di significato.
Mi permetto ricordare quanto prevede il Testo unico delle leggi sanitarie:
*Il medico che nell’ esercizio della sua professione venga a conoscenza di un caso di qualunque malattia infettiva e diffusiva o sospetta di esserlo, pericolosa per la salute pubblica, ha l’obbligo di notificarla all’autorità competente *(Artt. 253 e 254 TU).
Si invitano pertanto i colleghi che abbiano dei casi fortemente sospetti di infezione da covid19 a segnalarli, per i provvedimenti del caso, al Servizio di Igiene e Sanità pubblica, utilizzando la mail dedicata.
Questo eviterà il rischio di responsabilità penali legate alla mancata visita domiciliare e/o notifica di malattia infettiva nel caso di tardiva comparsa in tali pazienti di una infezione conclamata.
Mar 13