Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, a una settimana dalla chiusura del presidio ospedaliero e del presidio territoriale di Villa D’Agri in seguito a quattro casi di positività al Covid-19 (tre medici e un oss) emersi all’interno della struttura, chiedono con forza che vengano date informazioni precise e definite tempistiche certe per la riapertura dell’importante presidio sanitario. Giovedì scorso, dalle notizie in possesso dalle organizzazioni sindacali, sono state effettuate tutte le procedure di sanificazione previste dai protocolli e pertanto non si comprende come mai ancora non si parli della riapertura di una struttura di cura così importante per tutta la popolazione della Val D’Agri. Ci si chiede se all’origine di questi inaccettabili ritardi, che negano il diritto alla salute degli abitanti della zona, vi sia la questione dei tamponi al personale, alcuni effettuati ma, a oggi, non è dato sapere se processati e con quale esito, o ancora da una settimana in attesa di esecuzione presso i laboratori di microbiologia, altri con campioni non ancora prelevati ai dipendenti.
Si rammenta che per il personale sanitario i risultati dei tamponi devono pervenire entro 36
ore, per permettere una corretta sorveglianza attiva e l’attivazione di tutte le procedure atte a mettere in sicurezza lavoratori e contatti degli stessi, anche tra i familiari.
In attesa di riscontro, i sindacati invitano a fare in tempi strettissimi tutto quanto sia necessario alla riapertura del presidio ospedaliero e di quello territoriale dell’Asp.