“È chiaro, evidente a tutti, che anche nel territorio materano l’emergenza sanitaria si sia trasformata in una vera e propria emergenza economica ed occupazionale. Attendiamo risposte concrete e non ulteriori limitazioni alla libertà di produrre o di muoversi. L’impressione dell’Ugl è che si voglia far leva, alimentare ulteriormente le paure dei cittadini per distogliere l’attenzione dalle responsabilità di un Governo che sembra più di interessarsi al mantenimento delle poltrone dei Ministri perdendo il vero problema che il Covid-19 ha creato discostanti dal concreto contatto con la realtà”.
Lo riferisce il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano a margine dell’incontro dell’esecutivo territoriale tenutosi nella Città dei Sassi.
Per il sindacalista, “la proroga dello stato di emergenza fino a autunno prolungato appare un provvedimento sproporzionato considerate le criticità in cui versa anche la Regione Basilicata. Quanto finora disposto dal Presidente della Giunta regionale di Basilicata, Vito Bardi nell’adottare provvedimenti per il contenimento del rischio di contagio da Covid-19, trova l’Ugl Matera in sintonia con l’ordinanza n.32 del 14 agosto, sulla permanenza domiciliare per 14 giorni per i residenti in Basilicata che rientrano da viaggi all’estero (ivi compresi i rientri da Croazia, Grecia, Spagna e Malta) e dove restano comunque valide le disposizioni introdotte in materia dal DPCM dello scorso 7 agosto relativamente alla quarantena dei viaggiatori provenienti da Paesi extra-Schengen. A tal proposito come Ugl, nell’ambito collaborativo, chiediamo alla Giunta Regionale di non abbassare la guardia su protocolli medici da mettere in campo necessariamente a fine estate. Ci sentiamo di indicare nell’ambito sanitario, che anche in Basilicata si avviino le prestazioni di specialistica ambulatoriale a distanza. La televisita in tal senso potrebbe semplificare l’accesso alle cure ed ai controlli clinici in situazione di sicurezza per il paziente e l’operatore sanitario. Siamo preoccupati per il lavoro incessante dei medici e operatori sanitari – prosegue Giordano – dove a settembre la ripresa dell’attività ambulatoriale programmata in presenza potrebbe comportare importanti limiti organizzativo-strutturali quali:
– le postazioni di pre-triage con annesse problematiche logistiche (spazi ridotti dove fare attendere o visitare i pazienti) ;
– necessità di ridurre le “potenziali occasioni di contagio (sanificazione ambientale dopo ogni prestazione e mantenimento del distanziamento sociale) L’impiego della telemedicina può rivelarsi particolarmente utile per le diverse finalità sanitarie, sfruttando l’immediatezza della trasmissione telematica per scambiare informazioni cliniche all’interno della rete sanitaria lucana agevolando la gestione e le terapie di pazienti. Molte Regioni già lo hanno sperimentato con successo, l’idea dell’Ugl di attivare la televisita (telemedicina) per molte branche ambulatoriali è utilissima dove si potrebbe abbattere molto arretrato e ridurre la lista d’attesa. Problemi, facilmente risolvibili anche attingendo a esperienze consolidate in Italia:
– minima strutturazione tecnico amministrativa;
– garanzie per quanto riguarda la privacy.
Precisiamo – conclude Giordano – quanto da noi sostenuto è previsto anche in una delle tante ordinanze del Presidente Bardi: i professionisti ci sono nel nostro territorio, mettiamoli solo in condizioni ottimali di poter lavorare e bene per la salute di tutti”.