La psicologa psicoterapeuta materana Cinzia Pavese in una nota rivolge alcuni consigli ai cittadini costretti a restare a casa in questa fase di emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
Esiste un profondo legame tra il nostro aspetto psicologico e la nostra capacità di gestire questo periodo caratterizzato da questa emergenza. Ognuno di noi è messo di fronte a se stesso e alle sue risorse interiori in termini cognitivi, emotivi e relazionali. È importante tutelare il nostro equilibrio psicologico per la nostra sicurezza e quella degli altri; dobbiamo seguire le direttive comportamentali che ci sono state indicate dalle Autorità pubbliche e Sanitarie e affidarci a fonti informative autorevoli. Importante non sentirsi soli e non ricercare notizie in modo ossessivo e spesso tossico con conseguenti vissuti negativi, irrazionali e improduttivi a causa del carico di notizie sconfortanti e ripetitive. L’invito che io rivolgo a tutti i cittadini è quello di porre molta attenzione ai nostri pensieri perché a lungo andare possono esserci delle ripercussioni di tipo fisico come per esempio disturbi del sonno tachicardia frequente e stanchezza. Penso ai bambini e agli anziani che più di tutti sono bisognosi di essere rassicurati e hanno bisogno di attingere serenità e sorrisi per trasformare la paura in speranza che questo periodo verrà superato. Ognuno di noi ha un potenziale che deve mettere a servizio proprio e degli altri per poter affrontare due temi fondamentali che questa epidemia mette in campo che sono la paura dell’altro e la perdita di controllo. Ne usciremo solo insieme e potremo dire di aver vinto davvero la nostra battaglia solo mantenendo un atteggiamento mentale di apertura verso noi stessi e l’esterno pur trovandoci in una condizione di distanza fisica. Soltanto il confronto con l’altro e la condivisione emotiva intesa come connessione emotiva collettiva e solidale possono in questo momento essere intesi come due strumenti molto preziosi che sono certa ci faranno sentire meno soli e meno angosciati.