Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 74.350 nuovi casi di coronavirus e 154 morti. I tamponi eseguiti sono stati 514.823, per cui il tasso di positività si attesta al 14,4% (-0,6%), secondo i dati del ministero della Salute. Sono 476 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 8 in più di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 47. I ricoverati nei reparti ordinari sono 9.981, ovvero 83 in più rispetto a ieri.
Sono 1.271.487 le persone attualmente positive al Covid, 5.557 in meno nelle ultime 24 ore. In totale sono 14.719.394 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 159.537. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 82.443 (ieri 79.977)
per un totale che sale a 13.288.370. Gli attualmente positivi sono 5.557 in meno (ieri -5.772) scendendo a 1.271.487. Di questi, 1.261.030 sono in isolamento domiciliare.
La regione con il maggior numero di casi oggi è la Lombardia (9.053), seguita da Lazio (8.460), Campania (7.903), Veneto (7.333) e Puglia (6.872).
“Nell’ultimo periodo la curva si è appiattita, dato confermato dall’incidenza in lieve calo. Lo scenario europeo conferma il trend: sebbene in alcuni paesi ci sia ancora crescita in altri si iniziano a vedere delle decrescite”. Così il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro in un video a commento dei dati di monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. “Nelle fasce di età più giovani osserviamo un decremento dei nuovi casi, mentre in quelle più avanzate c’è ancora un lieve incremento”.
Con l’arrivo della variante Omicron si è assistito a un’impennata di casi di Covid-19 tra i bambini al di sotto dei 5 anni di età. Le infezioni da Omicron, però, hanno forme cliniche gravi molto meno frequentemente rispetto alla variante Delta. Lo indica lo studio della Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland, pubblicato sulla rivista Jama Pediatrics, che ha analizzato i dati di 651.640 bambini americani.
Il farmaco antivirale antiCovid Molnupiravir, prodotto da Lagevrio, potrebbe essere in grado di eliminare SARS-CoV-2 entro tre giorni dall’inizio della terapia. Questo incoraggiante risultato emerge da uno studio, pubblicato sul New England Journal of Medicine, che sarà presentato durante il Congresso della Società Europea di Microbiologia Clinica e Malattie Infettive (ECCMID). Gli scienziati della società farmaceutica Merck Sharp & Dohme (MSD), guidati da Julie Strizki, hanno coinvolto 188 partecipanti. Molnupiravir, spiegano gli autori, è un profarmaco antivirale orale con un’ampia attività contro i coronavirus, compreso SARS-CoV-2 e le sue pericolose varianti.