Sono 37.756 in Italia i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 79.920 di ieri e i 36.282 di lunedì scorso. I tamponi effettuati sono 188.153 (ieri 303.848) con un tasso di positività che scende dal 26,3 al 20,1%. I decessi delle ultime 24 ore sono 127 (ieri 44). Il numero delle vittime totali da inizio pandemia sale così a 169.233. Dieci in più le terapie intensive (ieri +6) che diventano 360 in tutto, con 47 ingressi del giorno (ieri 34), e 410 in più i ricoveri ordinari (ieri +180) per un totale di 9.454. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Ema, sì a quarta dose per over 60 e fragili di ogni età
“In Europa è attualmente in corso una nuova ondata” di Covid-19, “con tassi crescenti di ricoveri in ospedale e in terapia intensiva”. Pertanto “ora è fondamentale che le autorità sanitarie pubbliche considerino le persone tra i 60 e i 79 anni, nonché i vulnerabili di età, per un secondo booster” di vaccino contro Sars-CoV-2. Così il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e l’Agenzia europea del farmaco (Ema), in una dichiarazione congiunta in cui raccomandano di procedere ora a una quarta dose vaccinale allargata.
Costa: obiettivo convivere con pandemia, infondere fiducia e non paura
“Questa è una estate di fatto senza restrizione. L’obiettivo è quello di convivere con la pandemia e non quello di arrivare a contagio zero attualmente irragiungibile. Quello che dobbiamo attenzionare con prudenza è il livello di occupazione degli ospedali e non il numero di contagi. Dobbiamo veicolare ai cittadini un messaggio di responsabilità e non incentivare la paura”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Ue, in autunno combinare vaccini Covid e influenza
L’Ecdc e l’Ema invitano tutte le autorità sanitarie pubbliche nazionali a “pianificare ulteriori richiami durante le stagioni autunnali e invernali per le persone a più alto rischio di malattie gravi, possibilmente combinando le vaccinazioni contro il Covid-19 con quelle contro l’influenza”. “I gruppi consultivi tecnici nazionali per l’immunizzazione (Nitag) – aggiungono le due agenzie – prenderanno decisioni nazionali su chi dovrebbe ricevere un secondo richiamo tenendo conto della situazione nei loro Paesi”.