Il bollettino di ieri riportava 47.763 nuovi casi e 69 morti. Con 238.253 tamponi, il tasso di positività è al 19,2%. Ieri era al 19,5%.
Le terapie intensive salgono di 8 unità (ieri +4) e ora sono 236, con 37 ingressi del giorno. I ricoveri ordinari invece tornano a calare dopo diversi giorni, 126 in meno (ieri +225), per un totale di 6.358.
La Regione con il maggior numero di casi è ancora la Lombardia, con 8.771 contagi, seguita da Veneto (+5.939), Piemonte (+4.991), Emilia Romagna (+4.070) e Lazio (+3.875). Il numero totale dei casi da inizio pandemia sale a 22.990.201.
I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 40.067 (ieri 35.153), per un totale che sale a 22.273.393. Gli attualmente positivi sono 5.572 in più (ieri +12.532) e salgono a 539.023,
I decessi totali da inizio pandemia raggiungono i 177.785. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
L’Oms: calano i casi nel mondo. Unica eccezione l’Europa
Nell’ultima settimana scende ancora il numero di casi di Covid nel mondo: secondo l’ultimo report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra il 3 e il 9 ottobre si sono verificati 2,8 milioni di contagi, con un calo del 10% rispetto alla settimana precedente. Circa 9mila i decessi, stabili rispetto ai 7 giorni precedenti. Dall’inizio della pandemia sono 618 milioni i casi di Covid confermati e 6,5 milioni i decessi.
Gimbe: rallenta l’aumento dei contagi Covid, ma ricoveri e decessi accelerano. E’ in arrivo una nuova variante?
di Elena Dusi13 Ottobre 2022
In questa fase, la pandemia sembra ancora in regressione, seppure con intensità differenti nelle diverse zone del mondo: un calo netto nella Regione del Pacifico occidentale dell’Oms con un -21% di casi rispetto alla settimana precedente, nel Sud-Est asiatico (-25%) e in Africa (-41%); una riduzione più blanda nelle Americhe (-10%) e nel Mediterraneo Orientale (-14%). In Europa, dopo che nella settimana tra il 26 settembre e il 2 ottobre era stato registrato un aumento dell’8% dei casi, negli ultimi 7 giorni la situazione si è stabilizzata (-3% di casi), anche se nel Vecchio Continente si concentra il 58% dei contagi globali.
A livello nazionale, il più alto numero di nuovi casi è stato registrato in Germania (508mila con un aumento del 12%), seguito da Cina (333mila con un +10%), Francia (323mila pari a un +4%), Usa (283mila, pari a un 9%). Al quinto posto l’Italia, dove nella scorsa settimana sono stati registrati 280 mila contagi con un aumento del 30% rispetto ai 7 giorni precedenti. Stabile il numero di decessi: circa 9mila settimanali, un terzo dei quali verificatisi in Usa.
Per quel che concerne le varianti, BA.5 continua a essere la sotto-variante dominante e rappresenta il 76,2% dei campioni analizzati. Per la seconda settimana consecutiva la sua prevalenza è però in calo (era all’81,2% due settimane fa). Non è ancora chiaro se questo dato preluda all’emergere di altre sotto-varianti destinate a soppiantare BA.5 o se sia legato piuttosto all’elevato numero di sequenze non ancora classificate (sono il 12,8% dei campioni questa settimana).
Rapporto Altems: quarta dose per il 7% degli italiani
“Meno di 7 italiani su 100 si sono sottoposti alla quarta dose booster di vaccino anti-Covid: la media a livello nazionale per la quarta dose è pari al 6,63%”. È quanto emerge dalla 98ma puntata dell’Instant Report Covid-19, iniziativa dell’Atems, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di confronto sistematico dell’andamento della diffusione del Sars-CoV-2 a livello nazionale.
“Gli over 80 sono la fascia di età con una copertura maggiore (29,83%), seguiti dalle persone di età compresa tra 60-79 anni, con una copertura pari al 12,93% – evidenzia il rapporto -. Tra gli over 80 la regione con la copertura maggiore è il Piemonte (61,74%), mentre la copertura minore si registra in Calabria (15,49%). Nella fascia di età 60-79 anni, la regione con la copertura maggiore è l’Emilia-Romagna (23,34%) mentre la copertura più bassa si registra in Sicilia (6,36%)”.
“La copertura della quarta dose vaccinale anti-Covid 19 è al 7% nella popolazione italiana – sottolinea Americo Cicchetti, direttore dell’Altems – con una grande variabilità tra le fasce di età e le regioni. È uno scenario non semplice quello che si prospetta – continua Cicchetti – con un leggero rialzo di tutti gli indicatori mappati da Altems in merito alla diffusione del contagio: sono stati registrati circa 1 milione di nuovi casi negli ultimi 30 giorni”.