Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 36.042 nuovi casi, contro i 38.507 di ieri e soprattutto i 40.522 contagi di sabato scorso, a conferma di un trend settimanale in lento ma costante calo.
I tamponi processati sono 263.746 (ieri 265.647) con il tasso di positività che scende dal 14,5% al 13,7%.
I decessi sono 91 (ieri 115). Le vittime totali da inizio pandemia salgono a 165.182.
I pazienti in terapia intensiva sono uno in meno (ieri +7), con 40 ingressi giornalieri, e sono 340 in tutto, mentre nei reparti ordinari sono 257 in meno (ieri -251), 7.650 in tutto. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Iss, giù casi e ricoveri, lieve aumento dei decessi. Su anche reinfezioni
Nel corso dell’ultima settimana il numero di casi Covid segnalati in Italia e il numero di ospedalizzazioni risultano in diminuzione, sono stabili i ricoveri in terapia intensiva e in leggero aumento i decessi. Continua inoltre a diminuire l’incidenza settimanale dei contagi a livello nazionale. Emerge dal report esteso settimanale dell’Iss su Covid-19. I decessi sono relativi ai casi registrati circa un mese fa, quando la curva saliva, e questo spiega l’attuale lieve aumento. Lo stesso report segnala 438.726 casi di reinfezione da Covid, pari al 3,6% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni risulta pari al 5,8%, in aumento rispetto alla settimana precedente (5%).
Tasso mortalità non vaccinati 7 volte più alto
Il tasso di mortalità relativo alla popolazione over 12 anni, nel periodo 18/03/2022-17/04/2022, per i non vaccinati (34 decessi per 100.000 abitanti) risulta circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (8 decessi per 100.000) e circa 7 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (5 decessi per 100.000). Emerge dal Report esteso settimanale dell’Iss su Covid-19. Il tasso di ricoveri in intensiva, invece, per i non vaccinati è circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni e circa 4 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster.