Sono 31.885 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 39.474. Le vittime sono invece 48, in calo rispetto alle 73 di ieri. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 195.439 tamponi con il tasso di positività al 16,3%, in calo rispetto al 17,3% di ieri. Sono 189 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 6 in più di ieri. Gli ingressi giornalieri sono 33. I ricoverati nei reparti ordinari sono 4.218, ovvero 19 in più di ieri.
Il Covid ha paralizzato gli ospedali: -20% il tasso di ricovero dal 2020
La pandemia ha paralizzato gli ospedali, imponendo una brusca frenata ai ricoveri in regime ordinario e a quelli in day hospital. In particolare, nel 2020 il tasso di ospedalizzazione complessivo è stato pari a 103,6 per 1.000 abitanti, in calo del 20% rispetto al 129,8 per 1.000 del 2019 e nettamente inferiore allo standard del 160 per 1.000 indicato dal DM n. 70/2015. Diminuite di circa un terzo anche le prime visite specialistiche e le visite di controllo. È quanto emerge dal XIX Rapporto Osservasalute 2021, curato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane che opera nell’ambito di Vihtaly, spin off dell’Università Cattolica, presso il campus di Roma.
Fiaso, il calo dei ricoveri rallenta: -3,9% in 7 giorni
La riduzione dei ricoveri Covid negli ospedali continua ma rallenta: il numero dei pazienti registrati negli ospedali sentinella aderenti alla rete di Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere) diminuisce del 3,9%. È quanto emerge dalla rilevazione settimanale effettuata il 14 giugno. L’ultimo report evidenzia un calo più limitato rispetto alle settimane precedenti che avevano fatto segnare riduzioni a doppia cifra: -16,3% il 7 giugno, -13% il 31 maggio, -16% il 24 maggio, – 14,9% il 17 maggio.
Ansia e depressione, la pandemia ha fatto male a 1 italiano su 4
L’OMS ha più volte lanciato l’allarme sugli effetti a lungo termine della pandemia sulla salute mentale a livello globale: ad esempio in un rapporto OMS basato sulla revisione complessiva dei dati sull’impatto del Covid sulla salute mentale e sui servizi di salute mentale è emerso che solo nel primo anno di pandemia i vi è stato un massiccio aumento a livello globale della prevalenza di ansia e depressione, che ha segnato un +25%. Altri studi parlano di casi di depressione triplicati a causa della pandemia. Per quanto per l’Italia manchino dei dati definitivi, si rileva che nel 2020 il consumo di antidepressivi è aumentato in tutte le regioni rispetto al 2019, con il più alto incremento in Umbria (+3,6%) e il più basso nella PA di Bolzano (+0,2%). Emerge dal Rapporto Osservasalute 2021.