Nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 31.204 nuovi casi da coronavirus. Si conferma in calo, dopo aver probabilmente scavallato il picco la scorsa settimana, la curva epidemica in Italia. Ieri i contagi erano 67.817, lunedì scorso erano 37.756.
I tamponi effettuati sono 135.642 (ieri 297.754) con un tasso di positività che sale lievemente dal 22,8% al 23%.
I decessi delle ultime 24 ore sono 112 (ieri 79) per un totale di 170.037 vittime dall’inizio della pandemia.
In aumento le terapie intensive, 14 in più (ieri -2): in tutto sono 417 con 41 ingressi del giorno. Continua a crescere anche il numero dei ricoveri ordinari: sono 272 in più (ieri +142) per un totale di 10.848. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
La regione con più casi Covid odierni è l’Emilia Romagna con 4.175 contagi, seguita da Lazio (+3.708), Lombardia (+3.262), Campania (+3.060) e Sicilia (+2.678). I casi complessivi dall’inizio della pandemia sono 20.177.910. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 42.594 (ieri +52.417) per un totale che sale a 18.553.478. Gli attualmente positivi scendono di 10.655 unità (ieri +16.500) e sono in tutto 1.454.395 , di cui 1.443.130 in isolamento domiciliare.
Ema avvia valutazione vaccino Pfizer bimbi 6 mesi-4 anni
L’Ema ha iniziato a valutare la richiesta di estendere l’uso del vaccino Covid 19 Comirnaty (Pfizer-Biontech, ndr), nei bambini da 6 mesi a 4 anni. Ad annunciarlo è la stessa Agenzia europea del farmaco via twitter.
Agenas: in 7 regioni oltre il 20% dei reparti Covid occupati
La percentuale di posti nei reparti di area non critica occupati da pazienti Covid è stabile al 16% nell’arco di 24 ore in Italia. Ma in 7 regioni supera il 20%: si tratta di Umbria (42%), Calabria (32%), Sicilia (28%), Basilicata (27%), Liguria (25%), Valle d’Aosta (24%) e Friuli Venezia Giulia (21%). È stabile, invece, al 4% in Italia la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid. I dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) si riferiscono al 13 luglio, ma sono stati pubblicati oggi.
Ecdc: in Europa i casi e i decessi aumenteranno
Sebbene i tassi di mortalità da Covid in Europa “siano rimasti stabili nelle ultime cinque settimane”, i modelli epidemiologici del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie “indicano che sia i tassi di notifica dei casi che i tassi di mortalità aumenteranno”. Lo scrive l’Ecdc in una nota che accompagna le “Considerazioni preliminari di salute pubblica per le strategie di vaccinazione Covid-19 nella seconda metà del 2022”. In vista dell’autunno, l’Ecdc indica l’urgenza di stabilire sistemi di sorveglianza solidi e integrati sulla pandemia e in generale sui virus respiratori.
Ecdc: vaccinare ora con secondo richiamo gli over 60
Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha ribadito l’urgenza di vaccinare gli over 60 e i vulnerabili con una seconda dose di richiamo del vaccino anti-Covid contro la diffusione delle varianti BA.4 e BA.5. Una possibilità a cui l’Italia ha già aperto e su cui il ministero della Salute ha avviato una campagna di sensibilizzazione.
“Le persone di età superiore ai 60 anni e con comorbilità sottostanti rimangono a maggior rischio di malattia grave – scrive l’Ecdc in una nota -. I modelli matematici suggeriscono chiari vantaggi di un primo lancio di un secondo booster per proteggere le persone di età superiore ai 60 anni. Pertanto, l’introduzione anticipata del secondo richiamo dovrebbe essere presa in considerazione non solo per la popolazione di età pari o superiore a 80 anni, ma anche per gli adulti di età compresa tra 60 e 79 anni e gli individui con patologie pregresse indipendentemente dall’età per prevenire malattie gravi e salvaguardare il sistema sanitario capacità”.