Nuova flessione dopo gli aumenti dei giorni scorsi, anche se non si torna ai livelli minimi di nuovi contagiati che si erano raggiunti in Italia. E’ questa la sintesi dei nuovi dati diffusi dalla Protezione Civile con il bollettino del 20 giugno. Da sottolineare che le persone ricoverate in terapia intensiva calano (due giorni fa erano aumentate di poche unità, ma era il primo aumento dall’inizio di aprile) e sono ormai solo 152 in tutta Italia, di cui 54 in Lombardia.
Tra le persone positive al coronavirus, oggi si registrano 49 vittime, un dato stabile rispetto a ieri. Circa la metà delle vittime si registra in Lombardia. Nessun morto in Toscana, Marche, Campania, Trentino Alto Adige, Sicilia, Abruzzo, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise e Basilicata.
Dei 262 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 165 nuovi positivi (il 62,9% dei nuovi contagi). Tra le altre regioni più colpite dal coronavirus, l’incremento di casi è di 27 casi in Piemonte, 28 in Emilia Romagna, di 14 nel Lazio e di 10 in Liguria. Zero casi in Trentino Alto Adige, Marche, Umbria, Campania, Molise, Basilicata e Sicilia.
Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è 238275.
In terapia intensiva si trovano oggi 152 persone, 9 meno di ieri. Sono ancora ricoverate con sintomi 2474 persone, 158 meno di ieri. In isolamento domiciliare 18586 persone (-164 rispetto a ieri).
Nelle ultime 24 ore sono morte 49 persone (ieri le vittime erano state 47), arrivando a un totale di decessi 34610.
I guariti raggiungono quota 182453, per un aumento in 24 ore di 546 unità (ieri erano state dichiarate guarite 1363 persone).
Il calo dei malati (ovvero le persone attualmente positive) è stato pari a 331 unità (ieri erano stati 1558) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 262 (ieri 251).
Per quanto riguarda il numero di individui controllati, oggi sono stati testati 29875 casi (contro i 54722 tamponi effettuati) . Si tratta di un positivo ogni 114 persone, ovvero 0,9%.
Sono quattro le regioni che hanno questo rapporto superiore alla media nazionale. Con due nuovi positivi, a fronte del numero basso di casi testata, fa schizzare per la Valle d’Aosta il rapporto tra nuovi positivi e individui testati quasi al 4%. Ma è un dato numerico che non sottintende all’esplosione di un focolaio. Per la Lombardia questo valore è quasi pari al 3% (su Repubblica Milano il grafico specifico per la Lombardia) ed è sopra all’1% solo in Piemonte e Liguria. Questo valore non va confuso con l’indice RT ma è solo indicativo di quanti positivi sono stati individuati rispetto ai test effettuati
Per quanto riguarda il numero di tamponi assoluti – compresi quelli di controllo – oggi sono stati fatti 54722 test (ieri 57541). Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è di 1 malato ogni 208,9 tamponi fatti, il 0,5%. Negli ultimi giorni questo valore è stato in media del 0,5%.