Sono 75.020 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 99.848. Le vittime sono invece 166, in calo rispetto alle 205 registrate ieri. 446.180 i tamponi effettuati: il tasso di postività sale al 16,8%.
Le vittime totali dall’inizio dell’epidemia salgono così a 162.264. In aumento i ricoveri: le terapie intensive sono 2 in più in meno (ieri -9), con 40 ingressi del giorno, e salgono a 415 totali, mentre i ricoveri ordinari sono 24 in più (ieri -7), 10.231 in tutto.
Sono 1.222.813 le persone attualmente positive al Covid, 15.913 in più nelle ultime 24 ore. In totale sono 15.934.437 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia. I dimessi e i guariti sono 14.549.360, con un incremento di 59.916 rispetto a ieri.
La Lombardia è la regione con il maggior numero di casi odierni (9.678 Contagi). Seguono la Campania (+8.714), il Lazio (+8.202), il Veneto (+7.423) e l’Emilia Romagna (+5.930).
Speranza, 1,2 mln italiani con Covid, cautela e vaccini
“La pandemia non è conclusa: siamo usciti dallo stato di emergenza e siamo in una fase diversa da quella del passato, ma il virus non è scomparso, oggi ci sono 1,2 mln di italiani con il Covid e ancora ci sono delle vittime. Dunque non bisogna abbassare la guardia, bisogna avere prudenza e insistere con la campagna di vaccinazione. La mia sarà la voce, sia pure controcorrente, di chi continua a chiedere cautela”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo alla Conferenza nazionale sulla questione medica, organizzata dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo).
Oms, Italia quarta per nuovi casi e quinta per morti in 7 giorni
Continua il calo dei casi e dei morti di Covid-19 a livello globale, a conferma di un trend iniziato a fine marzo. Nella settimana dall’11 al 17 aprile, sono oltre 5 milioni i nuovi contagi segnalati (-24% rispetto al periodo 4-10 aprile) e oltre 18mila i nuovi decessi (-12%), per un totale di oltre 500 milioni di casi confermati e oltre 6 milioni di morti registrati nel pianeta da inizio pandemia. E’ quanto emerge dall’ultimo report settimanale dell’Organizzazione mondiale della sanità, che indica l’Italia quarta a livello globale per nuove infezioni riportate e quinta per nuovi decessi, e terza in Europa per entrambi i parametri.
Agenas,occupazione reparti al 16%, Umbria torna a 40%
Nell’arco di 24 ore resta ferma al 16% l’occupazione dei reparti di ‘area non critica’ da parte di pazienti Covid in Italia (un anno fa era al 36%). La situazione più critica resta quella dell’Umbria, che con un +3% torna al 40%, ma il valore supera la soglia del 20% anche in altre 4 regioni: Calabria (28%), Sicilia (24%), Basilicata (26%), Abruzzo (24%). E’ stabile anche l’occupazione delle terapie intensive al 4% (esattamente un anno fa segnava il 35%) e nessuna supera oggi la soglia del 10%. Questi i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 20 aprile 2022, pubblicati oggi.
Gimbe, in 7 giorni -19,5% contagi ma -20% tamponi
Dopo due settimane di lieve riduzione, appaiono in netto calo i nuovi casi settimanali di Covid-19, che vedono un -19,5% nella settimana 13-19 aprile rispetto alla precedente. Ma “questi numeri sono condizionati da una riduzione di oltre il 20% dei tamponi in conseguenza delle festività pasquali”. È quanto emerge dal nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. In particolare, nella settimana appena trascorsa, i nuovi casi sono stati 353.193 rispetto ai 438.751 della precedente, con una media di 50 mila contagi al giorno. Sono in calo anche i casi attualmente positivi, passati da 1.228.745 a 1.208.279.
Mappa Ecdc. Italia rosso scuro e in parte d’Europa crollano i test
Tutta l’Italia resta in rosso scuro, nella fascia di maggior rischio Covid, secondo l’ultimo aggiornamento della mappa a colori dell’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Mentre in diverse aree d’Europa avanza il colore grigio che segnala un tasso di test inferiore a 600 per 100mila abitanti, un livello insufficiente per determinare la stratificazione del rischio Covid. Il rosso scuro è il colore ancora dominante in buona parte del blocco centrale dell’Ue: oltre alla Penisola italiana, sono di questo colore tutta la Francia, il Belgio, l’Austria, la Slovenia, a Ovest il Portogallo, più a Nord l’Irlanda e l’Islanda, e più a Est Slovacchia, Grecia e Lituania, Lettonia ed Estonia. Rosso scuro anche la parte più bassa della Danimarca, alcune regioni della Spagna e buona parte della Finlandia. Restano con una predominanza di giallo Romania e Bulgaria, dove si rilevano piccole aree in rosso chiaro. Totalmente in rosso chiaro la Croazia e quasi tutta la Repubblica Ceca, a parte una piccola area in rosso scuro. Il resto dell’Ue è in grigio, colore che caratterizza interi Paesi, come la Polonia, l’Ungheria, la Norvegia, la Svezia e i Paesi Bassi. Per la Germania invece nell’ultima settimana risultano “insufficienti dati disponibili” ai fini della mappa che viene elaborata sulla base dei nuovi casi registrati negli ultimi 14 giorni ogni 100mila abitanti e del tasso di positivi tra i test effettuati, ponderati per il tasso di vaccinazione della popolazione.