Sono 23.438 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano 25.389. Le vittime sono 84 in diminuzione rispetto alle 112 di ieri. I tamponi effettuati sono 154.143. Il tasso è al 15,2%, in leggero aumento rispetto a ieri che era al 14,6%.
Sono 234 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-5), mentre gli ingressi giornalieri sono 21. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 6.004, 166 in meno nelle ultime 24 ore. Gli attualmente positivi sono 711.312, 16.500 in meno rispetto a ieri. Dimessi e guariti sono 20.858.626 (+39.851) mentre il totale dei casi dall’inizio della pandemia è di 21.745.065 e quello dei decessi è di 175.127.
Un milione di morti nel mondo da gennaio
Questa settimana è stata raggiunta la quota di un milione di morti per Covid-19 nel mondo da gennaio. Lo ha affermato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Ghebreyesus, nel corso della conferenza stampa dell’Oms. “Abbiamo i mezzi per prevenire” questi decessi e “chiediamo ai governi di vaccinare cittadini e lavoratori”, ha aggiunto. Ad oggi, ha avvertito Ghebreyesus, ancora “un terzo della popolazione mondiale non è vaccinato e non lo sono tre quarti degli anziani nei paesi più poveri”.
Paxlovid efficace contro Omicron
L’antivirale Paxlovid si mostra efficace anche contro Omicron. Il farmaco riduce dell’80 per cento il rischio di morte e del 70 per cento quello di ricovero per Covid-19 nei pazienti “over 65”, secondo uno studio israeliano appena pubblicato sul New England Journal of Medicine. Nessun vantaggio particolare, invece, è stato osservato nei più giovani trattati con Paxlovid.
In assenza di dati sugli effetti dell’antivirale Pfizer durante l’ondata Omicron, i ricercatori si sono posti l’obiettivo di verificare se l’efficacia è la stessa ormai ben dimostrata contro Delta in persone ad alto rischio di sviluppare malattia grave.
Attingendo ai dati dei Clalit Health Services, lo studio ha considerato 3.902 persone che hanno ricevuto il farmaco fra gennaio e fine marzo 2022, quando in Israele la variante Omicron era dominante e i livelli di immunità nella popolazione crescenti per le vaccinazioni o precedenti contagi. Fra i pazienti over 65 a cui è stato somministrato Paxlovid, si sono verificati solo 11 ricoveri contro i 766 nei positivi non trattati, con un tasso di 14,7 ospedalizzazioni per 100.000 persone al giorno rispetto a 58,9. Nella fascia d’età 40-64 anni i ricercatori non hanno trovato una significativa differenza nei ricoveri legata all’uso di Paxlovid: in questo caso i tassi di ospedalizzazione sono stati 15,2 casi per 100.000 fra i pazienti trattati e 15,8 fra quelli che non hanno assunto l’antivirale a base di Nirmatrelvir e Ritonavir.
Le terapie intensive occupate sono stabili
La percentuale delle terapie intensive occupate da pazienti Covid, nelle ultime 24 ore in Italia, è stabile al 3 per cento (un anno fa era al 6 per cento), ma registra un calo in cinque regioni: Basilicata (0 per cento), Calabria (4 per cento), Emilia Romagna (3 per cento), Puglia (4 per cento), Umbria (2 per cento). La percentuale di posti letto occupati per Covid-19 nei reparti ordinari è stabile al 10 per cento (un anno fa era al 7 per cento) e, nell’arco di 24 ore, cala in otto regioni o province autonome: Friuli Venezia Giulia (14 per cento), Lazio (10 per cento), Liguria (18 per cento), Pa Trento (14 per cento), Puglia (10 per cento), Sardegna (7 per cento), Toscana (6 per cento), Umbria (23 per cento). Questa la rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 24 agosto.
Mascherine inutili nello sport
“L’utilizzo delle mascherine nella pratica sportiva è inutile”. A dirlo è lo studio “Covid-19 e attività sportiva in età giovanile”, proposto dallo Ieo-Istituto europeo di Oncologia di Milano in collaborazione con Uisp-Unione italiana sport per tutti Lombardia e recentemente pubblicato sulla rivista Int J Environ Res Public Health. Lo studio ha dimostrato come le mascherine utilizzate durante l’attività sportiva non hanno alcun impatto sulla diffusione del Sars-CoV-2.
Questi risultati possono essere spiegati con il fatto che la mascherina utilizzata può bagnarsi o sporcarsi, aumentando forse la proliferazione di colonie fungine e batteriche, come osservato anche in un recente studio pubblicato su Scientific Report, rivista del gruppo Nature. “Per questo l’American Academy of Pediatrics ha sconsigliato l’uso delle mascherine durante l’attività sportiva”