Sono 83.555 i nuovi contagi da Covid registrati in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Il giorno precedente erano stati 24.747. Le vittime sono invece 69, in leggero aumento rispetto alle 63 della rilevazione precedente. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 717.400 tamponi con il tasso di positività all’11,6%, in netto calo rispetto al 24,5%. Sono invece 237 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (più 3). Gli ingressi giornalieri sono 40. I ricoverati nei reparti ordinari sono 6.035 (più 162). Gli attualmente positivi sono 773.450 (più 34.599 nelle ultime 24 ore). In totale sono 18 milioni 343mila 422 gli italiani contagiati dall’inizio della pandemia: il conto dei morti sale a 168.234. I dimessi e i guariti sono 17 milioni 401mila 738.
Agenas, occupazione intensive sale al 3% in 24 ore
Dopo oltre tre settimane di stabilità, sale di un punto percentuale nell’arco di 24 in Italia, tornando al 3%, la percentuale di posti nelle terapie intensive occupata da pazienti con Covid-19, lo stesso valore che segnava esattamente un anno fa, quando però di questi tempi girava una variante molto meno contagiosa. E’ quanto emerge dai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 27 giugno 2022, pubblicati oggi.
Speranza: “Mi considerano ministro duro ma dati dicono che sfida continua”
Dopo “questi 2 anni tremendi, difficilissimi”, oggi “è sotto gli occhi di tutti che noi siamo ancora dentro questa sfida” che è la lotta a Covid-19, dice il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto al 25esimo Congresso nazionale di Anaao Assomed. “Spesso mi viene detto che sono un ministro molto duro, molto rigoroso, il ministro che è stato sempre molto fermo anche in scelte che non sempre sono state esattamente le più semplici da fare. Ma sono state fatte sempre in piena coscienza, in piena convinzione, in un dialogo costante con la nostra comunità scientifica”. E, “come dimostrano anche in numeri di questi giorni, noi siamo ancora dentro questa sfida. Non dobbiamo sentirci fuori”. “Dobbiamo avere ancora un atteggiamento di consapevolezza, di prudenza”, ha raccomandato il ministro, pur “in un tempo nuovo – ha precisato – perché è oggettivo che siamo in una fase diversa e abbiamo strumenti che un anno fa sognavamo”.
Andreoni: “In luglio e agosto la circolazione salirà ancora”
“Il trend dei nuovi casi è chiaro: se prima nel pronto soccorso del mio ospedale arrivano 4-5 pazienti positivi al Covid, oggi ho 14 persone in pronto soccorso. Quindi qualcosa è accaduto, i numeri sono elevati e quando sono così alti aumentano anche i decessi e i ricoveri. Stabilire quanto durerà non è facile, ma certo non è una ondata che sarà fermata dal caldo e in estate continueremo ad avere tanti casi”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). In questa recrudescenza del Sars-CoV-2 si vede una luce in fondo al tunnel, “i dati sul vaccino bivalente, che potrebbe arrivare presto, indicano una buona risposta immunologica contro Omicron e le sue varianti”, ricorda Andreoni.
Sileri: “Ondate durano 40-60 giorni, fra 2-3 settimane casi saliranno”
“Questa ondata” di casi di Sars-CoV-2, “come tutte quelle che l’hanno preceduta, avrà una durata variabile tra i 40 e i 60 giorni e poi andrà a esaurirsi. Tra 2 o 3 settimane i casi inizieranno a diminuire, così come sta già avvenendo in altri Paesi europei, come il Portogallo, dove questa ondata è iniziata prima che in Italia”. Nella fase attuale, dunque, “bisogna essere attenti, ma senza eccessi di preoccupazione”. E’ la rassicurazione del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto sull’andamento di Covid-19 prima a ‘Morning news’ su Canale 5, poi a ‘L’Italia s’è desta’ su Radio Cusano Campus.
Mastroianni: “Pressione su ospedali aumenta. Quarta dose, mascherine e antivirali per salvare estate”
“Ci aspettavamo un aumento dei casi che fortunatamente sono meno gravi rispetto ai due anni precedenti. Ora però, aumentando il numero dei contagi tra i fragili e anziani, saliranno anche i ricoveri e una pressione sulle strutture ospedaliere ci sarà e tenderà ad aumentare, come stiamo osservando. Chi ancora, pur potendo fare la quarta dose, non l’ha ancora fatta o pensa di rimandarla, sta sbagliando: il richiamo deve essere fatto oggi più che mai”. Così all’Adnkronos Salute Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e ordinario di Malattie infettive all’Università Sapienza di Roma. “I mezzi che abbiamo oggi per contrastare questa nuova ondata e salvare l’estate – aggiunge – sono: i vaccini, e troppi anziani non hanno fatto la quarta dose; usare le mascherine al chiuso; somministrare gli antivirali a chi arriva in ospedale, perché ci permettono di curare i positivi a casa”.
Pechino e Shanghai azzerano nuovi casi dopo 4 mesi
Pechino e Shanghai hanno azzerato i casi di Covid-19, per la prima volta dopo quattro mesi. La capitale e il principale hub finanziario cinesi hanno contenuto il virus dopo una lotta feroce che ha portato in lockdown milioni di persone, a test di massa ripetuti e a restrizioni alla vita quotidiana che hanno avuto un pesante impatto su ogni aspetto della società e dell’economia. Lunedì le due città non hanno segnalato nuovi contagi per la prima volta dal 19 febbraio, ha riferito la Commissione sanitaria nazionale, rilevando che nel Paese sono stati accertati 22 contagi locali in tutto, di cui uno accertato e 21 asintomatici.