Sono 83.274 casi e 59 i decessi da coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia. Continua a salire la curva epidemica dunque. Ieri i contagi erano stati 94.165, ma soprattutto giovedì scorso erano 56.166: l’aumento su base settimanale è del 48%.
I tamponi processati sono 296.030 (ieri 357.210) con un tasso di positività che cresce ancora, passando dal 26,4 al 28,1%, mai così alto.
Il numero delle vittime totali da inizio pandemia sale così a 168.353.
In aumento le ospedalizzazioni: 13 in più le terapie intensive (ieri +11), che diventano così 261 in tutto con 43 ingressi del giorno. E 338 in più sono i ricoveri ordinari (ieri +219) per un totale di 6.592. È quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
La regione con il maggior numero di casi è la Lombardia con 12.082, davanti a Campania (+9.946), Veneto (+8.557), Lazio (+7.756) e Sicilia (+6.723). I casi totali dall’inizio della pandemia arrivano a 18.523.111
I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 34.599 (ieri 33.632) per un totale che sale a 17.469.969. Gli attualmente positivi sono 49.576 in più (ieri +61.763) per un totale che sale a 884.789. Di questi, 877.936 sono in isolamento domiciliare.
Agenas, occupazione reparti sale al 10% in 24 ore
Sale di un punto nell’arco di 24 ore in Italia, tornando al 10%, la percentuale di posti letto nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica), occupati da pazienti con Covid-19, toccando il 24% in Umbria e arrivando oltre la soglia del 15% anche in Sicilia (21%), Calabria (18%) e Val d’Aosta (16%). È ferma invece al 3% l’occupazione dei posti in terapia intensiva, percentuale ampiamente sotto il livello d’allerta. Entrambi i parametri, a livello nazionale, registravano il 3% esattamente un anno fa. È quanto emerge dai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 29 giugno 2022, pubblicati oggi.