Continua a salire la curva epidemica in Italia. Sono 107.240 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 107.786 di ieri ma soprattutto gli 83.274 di giovedì scorso. Superata, quindi, quota centomila contagi per il terzo giorno consecutivo. I tamponi sono 378.250 (ieri 380.035) con un tasso di positività che rimane stabile al 28,4%. I nuovi decessi sono 94 (ieri 72). Il numero delle vittime totali da inizio pandemia sale così a 168.864. In aumento le ospedalizzazioni: 18 in più le terapie intensive (ieri +2) che diventano così 343 in tutto con 53 ingressi del giorno. E 332 in più sono i ricoveri ordinari (ieri +217) per un totale di 8.552, il 23esimo giorno consecutivo di incremento. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Gimbe, 595.000 contagi in 7 giorni, raddoppio in 10 giorni
Nella settimana dal 29 giugno al 5 luglio i nuovi casi di Covid-19 sono stati 595.349, con un aumento del 55% rispetto alla settimana precedente. I contagi settimanali crescono in tutte le regioni e sono 38 le province italiane che contano più di 1.000 casi per 100.000 abitanti. La crescita va di pari passo a un aumento del 33% del numero dei tamponi totali: da 1,6 milioni a 2,1 milioni. Lo rileva il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. “L’aumento dei nuovi casi settimanali – dichiara il presidente Gimbe Nino Cartabellotta – per la terza settimana consecutiva supera il 50%, con un tempo di raddoppio di 10 giorni”.
Agenas, contagi 100 volte superiori a un anno fa
“In tutta Italia abbiamo i pronto soccorso che esplodono a causa del covid. Rispetto alla stessa settimana di luglio dello scorso anno abbiamo 100 volte in più di contagi e ricoveri 4 volte superiori”. Lo ha detto Enrico Coscioni, presidente Agenas e del Comitato scientifico Laboratorio Sanità 20/30, in occasione della manifestazione ‘Laboratorio Sanità 20/30’ a Città della Scienza. La manifestazione, ha sottolineato Coscioni, “costituisce un momento importante di confronto con le migliori menti che si occupano di programmazione sanitaria sebbene stiamo vivendo un momento in cui le criticità sono fortissime a causa del covid”.
Sileri: “Stop a concerti? Non è nell’ordine delle cose”
“Sicuramente un concerto con migliaia di persone determina uno spargimento di virus maggiore, però non ci troviamo nella condizione dello scorso anno, non ci troviamo nella condizione del luglio del 2021 dove la popolazione era molto meno vaccinata, non ci troviamo di fronte ad una variante aggressiva come la Delta. Tutte queste condizioni rendono il Paese sicuro”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. “Tra due settimane ci sarà il picco e la discesa – ha aggiunto – vietare completamente un evento non è nell’ordine delle cose oggi. Consigliare fortemente la mascherina Ffp2 lo stiamo facendo ‘urbi et orbi’ da mesi. Al momento nessun obbligo. Dobbiamo pensare ai nostri fragili, che sono quelli che rischiano di più in caso di contagio”.