Sono 22.361 i nuovi casi Covid registrati in Italia nelle ultime 24 ore, contro i 28.082 di ieri ma soprattutto i 18.391 di mercoledì scorso: si confermano i segnali di risalita della curva, forse spinta anche dalla sottovariante Omicron 5, come peraltro avvenne anche la scorsa estate (ai primi di luglio) con una mini-ondata “balneare”. I tamponi processati sono 188.024 (ieri 233.553) con il tasso di positività che scende leggermente dal 12% all’11,9%.
I decessi sono 80 (ieri 70). Le vittime totali da inizio pandemia salgono così a 167.169. Le terapie intensive sono 20 in meno (ieri -2) con 18 ingressi giornalieri, e sono in tutto 199. Nei reparti ordinari si contano invece 46 pazienti in meno (ieri -111), per un totale di 4.296. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.
Gimbe: sottovarianti omicron più contagiose, ma non preoccupano
“Sottovarianti omicron al momento non preoccupano, sono più contagiose ma non aumentano ospedalizzazioni. Quarta dose? molti decessi tra gli over 80 che stanno postponendo la quarta dose, va fatta adesso. Per gli altri difficile dire se sarà necessaria”. Così nino cartabellotta, presidente della fondazione gimbe, è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘l’italia s’è destà su radio cusano campus. Sulla sottovariante ba-5 più contagiosa cartabellotta spiega che “nel nostro report abbiamo preso in considerazione le varie sottovarianti di omicron che sono un pò più trasmissibili di circa il 10-15% e mostrano una maggiore evasione della protezione vaccinale. Al momento per l’italia non abbiamo dati ufficiali. I dati che arrivano dal sud africa sono confortanti perchè i dati dei contagi aumentano, ma ciò non ha conseguenze negli ospedali”. Infine sulle vaccinazioni sottolinea che “abbiamo dati solo sugli over 50, in questo momento di bassa circolazione virale in molti stanno postponendo la quarta dose, ma si sta riscontrando un aumento dei decessi per gli over 80. Per la popolazione generale è una scommessa dire oggi se sarà necessaria una dose di vaccino annuale. Aspettiamo ulteriori studi per programmare la campagna vaccinale d’autunno”.
Vaia, solo con impianti aerazione in ogni scuola addio mascherina
“Abbiamo davanti a noi alcuni mesi per mettere in sicurezza le scuole con impianti di aerazione e ventilazione meccanica che, come dico da due anni e come ha anche certificato uno studio Spallanzani-Sapienza, hanno una efficacia tre volte superiore alle mascherine nel proteggere dal contagio da Sars-CoV-2. Dobbiamo essere ora delle formiche operose per garantire un autunno più sereno. E’ infatti ora di dire basta ai bambini con la mascherina: è uno spettacolo che non vogliamo più vedere”. Così Francesco Vaia, direttore dell’Inmi Spallanzani di Roma, commenta il report dei Centers for disease control and prevention (Cdc) americani che – dopo aver monitorato, tra febbraio e marzo, un campione di scuole pubbliche – ha stabilito che migliorare la ventilazione, anche con l’uso di sistemi di filtrazione dell’aria, delle aule scolastiche riduce la trasmissione del Sars-CoV-2 nella comunità degli studenti.
Fiaso, -16,3% ricoveri, in calo da oltre 1 mese; no Vax il 40% di posti in intensiva
Scende ancora la curva dei ricoveri Covid negli ospedali.Il trend di calo sembra essersi consolidato: per la quinta settimana consecutiva diminuisce il numero di pazienti ricoverati nelle aree Covid, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive, del 16,3%.Emerge dal report degli ospedali sentinella della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) dell’8 giugno.Nei reparti Covid ordinari la riduzione settimanale è al 15,9%. Nelle rianimazioni il numero dei ricoverati scende del 24,2% e si registra un incremento dei pazienti no vax che risultano a oggi il 40% di chi occupa un posto letto in terapia intensiva.