Ieri c’erano stati 11.976 i nuovi casi e 113 decessi, martedì scorso 64.861 casi. Sono stati effettuati 272.495 tamponi. Il tasso di positività è al 15,8%, come ieri. Continuano a scendere ricoveri ordinari (meno 236, per un totale di 8.816) e terapie intensive (meno 8 per un totale di 331).
Gli italiani positivi sono 1.018.327, ovvero 35.840 in meno rispetto a ieri. In totale sono 21.368.480 i contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 173.426. I dimessi e i guariti sono 20.176.727 con un incremento di 78.741.
Le Regioni con più contagi sono Lombardia (5.474), Veneto (5.429), Campania (4.112), Sicilia (3.737) e Lazio (3.333).
L’Ema avvia la valutazione del vaccino Pfizer aggiornato a Omicron 4-5
L’Agenzia europea per i medicinali Ema ha appena annunciato di aver iniziato la valutazione del vaccino Pfizer-BioNTech aggiornato alla variante Omicron. I vaccini attuali sono preparati con il virus originario, quello di Wuhan. La versione adattata dovrebbe essere disponibile da ottobre. Contiene metà dose impostata su Wuhan e l’altra metà impostata su Omicron 4-5, le varianti che circolano attualmente.
La valutazione avviata dall’Ema si chiama rolling review ed è molto rapida: prevede che le informazioni siano fornite dall’azienda all’Agenzia regolatoria man mano che sono disponibili, senza aspettare la fine delle sperimentazioni. L’Ema sta già valutando anche i vaccini aggiornati preparati sulla base di Omicron 1, la prima variante di Omicron, diffusa in Europa da dicembre 2021.
Bassetti: “Non è possibile che ci siano ancora tanti morti”
“Non è possibile che, ad agosto 2022, con tutte le conoscenze che abbiamo della malattia, ci siano ancora tutti questi morti conteggiati come Covid”. Lo sottolinea Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. “Servirebbe una commissione medica che stabilisca la verità: quanti di questi decessi sono Covid? Secondo la modalità dell’Iss basta la positività al tampone, ma quanti di questi decessi sono realmente legati a quella che si chiama mortalità attribuita che è diversa dalla mortalità cruda?”, puntualizza Bassetti.
“La curva dei decessi non scenderà così facilmente, spero di sbagliarmi ma temo che anche i famosi 15 giorni dal calo dei contagi non saranno sufficienti. Oggi è talmente alto il numero del persone con un’età molto avanzata e con una comorbidità che entra in ospedale con un tampone positivo che è probabile che i decessi rimarranno elevati” avverte Bassetti. “Io non sono sicuro che tutte queste persone siano morte di Covid, ma se siamo così sicuri, allora qualcosa non sta funzionando nel paese e servirebbe un esame di coscienza del ministero della Salute e delle Regioni”.
Giannelli: “Né mascherine né distanziamento. Vacciniamo i ragazzi”
“Le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità sulla riapertura della scuola sono di buon senso. Si ritorna in classe, di fatto, come se il Covid non ci fosse: niente mascherine nè distanziamento, che nelle nostre aule è quasi impossibile. Ma il quadro epidemiologico è cambiato e non dovremmo più tornare alla situazione grave di due anni fa. L’elevata percentuale di cittadini vaccinati ha arginato la diffusione della pandemia”. Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), commenta così in vista della riprese delle lezioni di settembre.
“I rimedi sono sempre gli stessi: aprire le finestre, distanziamento e igienizzazione, anche perchè si è scelto di non investire sulla ventilazione meccanica, che avrebbe richiesto investimenti ingenti, capacità organizzativa e una pianificazione a lungo termine quinquennale. Senza mascherine e distanziamento, l’unica arma per abbattere la circolazione del virus resta quindi la vaccinazione. La popolazione studentesca adesso non è molto vaccinata, soprattutto dai 16 anni in giu. Bisogna vaccinarsi perchè, anche se con sintomi blandi, senza vaccino il Covid continuerà a circolare e a sviluppare nuove varianti”.