Ieri i contagi erano stati 100.690 e i decessi 105. Con 389.576 tamponi eseguiti, il tasso di positività è al 25,1%, in calo rispetto al 27% di ieri. I ricoveri ordinari ora sono 8.864 ricoveri (+232), quelli in terapia intensiva 344 (-17). Gli italiani positivi sono attualmente 1.262.865 (+15.643). Il numero delle vittime da inizio pandemia sale a 169.062. Le Regioni con più casi sono Campania (12.814), Lombardia (12.646), Lazio (9.808) e Veneto (9.214).
Salgono incidenza e tasso di ospedalizzazione in tutte le fasce d’età
A dirlo è il report esteso settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) sul Covid, che integra il monitoraggio del venerdì. Nella fascia 30-39 anni si registra il più alto tasso di incidenza a 14 giorni, pari a 1.843 per 100.000, mentre nella fascia di età 0-9 anni si registra il valore più basso, 1.012 casi per 100.000 abitanti. L’età mediana alla diagnosi dei soggetti segnalati nelle ultime settimane è stabile a 48 anni. Il dato nazionale dell’incidenza è di 1071 nel periodo 1/7/2022-7/7/2022 rispetto a 763 del periodo 24/06/2022-30/06/2022.
Iss: “Mortalità 7 volte più alta per i non vaccinati”
“Il tasso di mortalità della popolazione di età superiore ai 12 anni, su 100mila persone, nel periodo 13/05/2022-12/06/2022, per i non vaccinati (11 decessi per 100.000 ab.) è 6 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (2 decessi per 100.000 ab.) e circa 7 più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (2 decessi per 100.000 ab.). Rispetto alla popolazione complessiva il rischio di decesso dei non vaccinati rispetto ai vaccinati è più alto di oltre 7 volte (7,1) e raggiunge le 8 volte e mezzo (8,5) sulla popolazione over 80. Lo si legge nel report esteso settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss).
Continuano a crescere le reinfezioni: ora sono al 10,8%
Dal 24 agosto 2021 al 6 luglio 2022 in Italia sono stati segnalati 659.578 casi di reinfezione, pari a 4.6% del totale dei casi notificati. Continua l’aumento della percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati: ora è al 10,8%, in crescita rispetto alla settimana precedente (9,6%). L’analisi del rischio di reinfezione a partire dal 6 dicembre 2021 (data di riferimento per l’inizio di Omicron), vede un aumento del rischio in chi ha avuto il Covid da oltre 210 giorni, nei non vaccinati o vaccinati da oltre 120 giorni, nelle donne, nei giovani e nel personale sanitario. Lo evidenzia il report esteso settimanale Iss.
Pezzotti: “Epidemia in fase acuta ed espansiva”
“L’indice di trasmissibilità è 1,40, molto sopra la soglia epidemica. Questo indica un’epidemia in fase acuta, con un forte aumento dei casi. Anche il cosiddetto Rt augmented, anche se in leggero calo, rimane sempre molto sopra l’1, e quindi segnala comunque una fase espansiva”. A spiegarlo è Patrizio Pezzotti, direttore del reparto di epidemiologia dell’Iss. “L’indice Rt viene calcolato sui casi sintomatici di 2 settimane fa, (dati consolidati), mentre l’Rt augmented, che si riferisce invece ai dati della settimana scorsa, si basa su dati che possono essere ancora non consolidati per ritardi di notifica”
Crisanti: “Virus incontenibile, concentriamoci sul proteggere i fragili”
“Le misure restrittive generalizzate non riescono in alcun modo a rallentare la crescita dei contagi. Deve cambiare il paradigma, la priorità ora è proteggere i fragili. In questo momento siamo più protetti dai guariti che dai vaccinati perché negli ultimi sei mesi con la malattia si sono immunizzati circa 20 milioni di italiani. Paradossalmente il virus più circola e più induce protezione nella popolazione”. Lo afferma, in un’intervista a la Stampa, Andrea Crisanti, microbiologo dell’Università di Padova.
Burioni: “Gli antivirali scadranno mentre si litiga su concerti e mascherine”
“L’epidemia sta riprendendo forza, i ricoveri stanno crescendo: mentre stiamo litigando su concerti e mascherine gli antivirali che abbiamo comprato si avviano in gran numero verso la data di scadenza perché non vengono sufficientemente prescritti”. A sottolinearlo via Twitter è il virologo Roberto Burioni, che posta anche il suo intervento su ‘la Repubblica’.
“Purtroppo in Italia questo farmaco è poco utilizzato per una serie di complicazioni burocratiche e di malintesi clinici”, si legge. “Forse dovremmo prendere esempio dagli Stati Uniti, che hanno stabilito che il farmaco potrà essere prescritto non solo da medici e infermieri, ma anche da farmacisti. Il paziente va in farmacia a fare il test, se risulta positivo riferisce al farmacista i farmaci che sta prendendo e mostra un esame del sangue recente per escludere un’insufficienza renale (altro motivo di controindicazione). Se c’è qualche problema (il che avviene di rado) si consulta un medico, ma se tutto è a posto il farmacista consegna gratuitamente e immediatamente il farmaco, il paziente lo assume e la questione è chiusa”.
A Cagliari riapre l’ospedale dedicato al Covid
L’ospedale Binaghi di Cagliari ritorna ad essere un Covid hospital. Lo annuncia il direttore sanitario dei presidi ospedalieri della Asl di Cagliari, Sergio Marracini: “Stiamo assistendo in questi giorni a un altro aumento dei ricoveri ospedalieri dovuti all’infezione da Covid. In ospedale si presentano di nuovo polmoniti interstiziali che riguardano soprattutto soggetti anziani, che hanno fatto la terza dose di vaccino a novembre-dicembre e soggetti fragili, le cui difese immunitarie sono compromesse. Assisteremo presto a nuovi decessi per i casi che si presentano in condizioni gravi”.
Mezzi pubblici, nessuno controllo sulle mascherine
Nonostante la forte ripresa dei contagi, sui mezzi pubblici, dove c’è l’obbligo di indossare la mascherina, si fa fatica a far rispettare le norme e chi ci prova rischia di essere aggredito. A denunciare la situazione è il consigliere comunale del Pd di Bologna, Claudio Mazzanti, che torna a sollecitare la convocazione del comitato per l’ordine pubblico che disponga controlli più serrati sull’utilizzo delle mascherine. “C’è una palese violazione di una legge dello stato. La cosa che mi colpisce è l’atteggiamento delle aziende di trasporti. L’altro giorno tre controllori di Tper sul 27 hanno inviato alcuni passeggeri a indossare la mascherina: non vi dico che cosa hanno preso, tanto che sono intervenuto. Hanno rischiato di essere aggrediti”.
No Vax: per medico Delicati divieto avvicinamento Torino
E’ tornato in libertà, ma con il divieto di dimora e di avvicinamento a Torino, il medico Giuseppe Delicati, arrestato lo scorso marzo con l’accusa di avere rilasciato numerosi certificati irregolari per l’esenzione dal vaccino anti-Covid. In precedenza, su richiesta del suo avvocato difensore, Gianluca Visca, aveva ottenuto i domiciliari. Il medico, secondo quanto si apprende, ora si è stabilito a Foligno (Perugia). All’ipotesi di falso la procura di Torino ha aggiunto un avviso di garanzia per omicidio colposo in relazione al decesso di un paziente non vaccinato di 70 anni.